A Ponte a Poppi, Libreria Lina Giorgi, si parla di calcio (e molto altro…) con Francesco Caremani

Sabato 19 maggio, alle ore 18, presso la Libreria Lina Giorgi di Ponte a Poppi, si terrà la presentazione de Il calcio sopra le barricate (Ed. Bradipo Libri) del giornalista aretino Francesco Caremani. Un libro che, partendo dalla storica vittoria dei Campionati Europei del 1968 da parte della nostra Nazionale, ripercorre quegli anni turbolenti dal punto di vista politico e sociale. Un testo, quello del noto giornalista aretino, che, attraverso molteplici interviste a personaggi molto noti (Mughini, Rivera, Carlotto, Capanna etc.), ci regala una testimonianza autentica di quegli anni e di quel periodo così controverso.  All’incontro interverrà anche il dott. Giorgio Renzi con la sua personale testimonianza.

Francesco Caremani è giornalista e comunicatore freelance, collabora, tra gli altri, con Il Foglio e Tuttosport. Ultimo lavoro pubblicato con Bradipolibri: “HEYSEL – Le verità di una strage annunciata”, che racconta la tragedia nella quale morirono 39 persone prima della finale di Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool del 29 maggio 1985; molti tifosi juventini, alcuni neutrali e tre interisti.
Terzo classificato agli Sport Media Pearl Awards 2015 (sportmediapearlawards.com), prima edizione degli Oscar del giornalismo sportivo mondiale, nella categoria Writing Best Column.
Premio OVERTIME 2016: «Un giornalismo coraggioso e di denuncia può rappresentare uno degli antidoti ai veleni del calcio. Lontano da logiche facili e comode, con le sue parole Francesco contribuisce a gettare il seme della vera cultura sportiva».
‬Nato ad Arezzo il 30 novembre del ’69, sposato con Lucia, è padre di Alice e Alessia.

Sinossi de “Il calcio sopra le barricate”

Il ’68 per molti, anche per quelli che lo hanno rinnegato, ha rappresentato lo spartiacque della seconda metà del Novecento; la coscienza della società borghese occidentale che è stata costretta a guardarsi pubblicamente allo specchio.
Un’intera generazione è passata attraverso un momento totalizzante che per alcuni è durato un anno, per altri di più, per altri ancora non è mai finito.
In mezzo a tutto questo, in mezzo alle occupazioni universitarie, alla guerriglia urbana, a una nuova coscienza popolare, l’Italia del calcio realizzava il sogno, vincendo l’Europeo, dopo la grande delusione dei Mondiali inglesi e la beffa coreana.
Ferruccio Valcareggi è il vate della nuova Nazionale che torna a vincere dopo gli allori di Pozzo degli anni Trenta. Una vittoria inattesa, per questo ancora più bella, la vittoria di una generazione di giocatori, la meglio gioventù, che sarà ricordata per Italia-Germania 4-3.
Francesco Caremani, attraverso le testimonianze dei protagonisti di allora ha voluto ripercorrere quei momenti e fissare alcune, significative, immagini di quell’epoca. A metà tra l’aneddoto e il ricordo, cercando di cogliere quel cono d’ombra che ogni cambiamento generazionale lascia dentro ognugno di noi.
E in un gioco di rimandi la vittoria dell’Italia, la monetina che ci fa vincere la semifinale contro l’Urss, la doppia finale contro la Jugoslavia, un’affermazione sofferta e stranamente dimenticata dal calcio italiano.
Fotografia lieve, ma non superficiale, di una generazione che ha portato la fantasia al potere solamente rincorrendo un pallone.
Era il 1968.

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