Attenti all’Iban!

(Immagine di repertorio)

Scrivo questa storia con il solo e unico intento di utilità e prevenzione. Fosse anche solo per un’unica persona che la legge e a cui può essere utile. In effetti… la sottoscritta non ci fa una bella figura!! Come si suol dire… cornuta e mazziata.
Dunque, un anno fa trovai un’offerta ottima per la mia chiavetta internet con appunto un anno di traffico incluso. Navigando sul sito dell’operatore telefonico scopro che quell’offerta, a quel prezzo era acquistabile ESCLUSIVAMENTE lì. Per cui inizio con la procedura di acquisto e mi fermo quando mi viene richiesto OBBLIGATORIAMENTE un codice iban. Non volendo fornire dati così sensibili, rinuncio. Poi, qualche giorno dopo, tramite info pubblicitaria sulla mail che avevo fornito (perché i dati mica vengono registrati!! C’è la privacy!!) scopro che posso essere ricontattata, se lo desidero, da un loro consulente per quell’offerta. Essendo ancora in cerca di una tariffa per la mia chiavetta, accetto. Tale consulente, impossibile da ripescare e comunque sarebbe la mia parola contro la sua, mi disse che l’iban sarebbe servito ESCLUSIVAMENTE per fermare l’offerta e il relativo prezzo garantendomi così la spedizione, perché c’erano state moltissime richieste… bla bla bla… insomma le solite baggianate a cui io (tapina!!), lì per lì, ho creduto. Dunque l’accordo fu di fornire l’iban della mia poste pay pagando in contanti al corriere al momento della consegna. Fin qui tutto bene anzi benissimo! Connessione ottima, prezzo eccezionale, traffico dati che non riuscivo mai a finire, insomma una pacchia!!
Nel corso di un anno solare le cose possono anche cambiare, tipo indirizzo e-mail e numero di telefono. Possono anche cambiare le idee relativamente al tipo di connessione internet da adottare.
Ed è esattamente questo che è successo alla sottoscritta! Quindi, se un pro-memora è stato spedito da parte dell’operatore, è finito chissà dove all’indirizzo vecchio. Così come il contratto spedito al medesimo vecchio recapito.
Morale della favola (ma solo apparente!!) sono arrivata alla scadenza con l’idea di non rinnovare quell’offerta convinta che bastasse non effettuare alcuna ricarica in denaro sulla sim per evitare che il tutto ripartisse. Vengo invece contattata dall’operatore del call-center di turno il quale mi fa presente che devo pagare perché l’offerta si è rinnovata in automatico e devo saldare per non risultare un cliente moroso bla bla bla… Ho pensato che nel contratto ci fosse scritto qualcosa in merito, ho chiesto di poterlo avere ma l’operatore mi dice che, dal settore di sua competenza, non vede nulla e non può inviare nulla! In pratica per avere il mio foglio importante devo scrivere una raccomandata a/r, fare richiesta che poi verrà presa in carico chissà quando, aspettare che mi sia inviato ecc… ecc… ovvero come cercare un ago in un pagliaio!
Mi sono arrovellata per giorni, maledicendomi per la dimenticanza e la sbadataggine che mi sarebbe costata un altro anno di internet di cui non avevo bisogno! Poi ho letto la fattura! Si, non l’avevo fatto! Non con attenzione almeno! E finalmente leggo il periodo di riferimento dell’addebito: maggio 2017 – maggio 2018!! Ma come?? Non avevo già pagato quel periodo di tempo al momento dell’acquisto?? Non avevo “fermato” l’offerta buona fornendo l’iban e garantendomi la spedizione? Ma non avevo…??
Non avevo fatto i conti con la cattiva fede di chi mi aveva detto una cosa del genere sapendo perfettamente che il conto sarebbe stato presentato sulla mia poste pay alla fine del periodo in questione che a tutti gli effetti la sottoscritta ha PAGATO DUE VOLTE!
E queste purtroppo sono cifre irrisorie per andare a conciliare… insomma il gioco non vale la candela ma intanto questi hanno riscosso un doppio abbonamento per lo stesso periodo di tempo!
Quindi, allo stesso modo in cui si consiglia di non mostrare MAI bollette o codici clienti a chi offre contratti a prezzi stracciati…. mi sento in dovere di dire: ATTENTI ALL’IBAN!!