Prosegue a ritmo serrato la raccolta firme per il ripristino dell’emergenza chirurgica

Il 12 novembre la petizione sarà consegnata al Presidente della Conferenza dei Sindaci.

Il Comitato Salute Casentinese torna ad informare i cittadini dopo l’incontro del 21 ottobre a Strada in Casentino, per il quale sente il dovere di ringraziare i tanti casentinesi intervenuti. Considerato che il confronto serrato scaturito dalla partecipazione dei Sindaci, della Azienda USL Toscana Sud-Est con il Direttore Desideri e della Regione con l’Assessore Ceccarelli non è stato esaustivo, il Comitato intende proseguire nella sua battaglia. Infatti ciò che gli amministratori ritengono un mantenimento e rispetto dei Patti Territoriali firmati il 29 febbraio scorso, per il Comitato è in realtà un depotenziamento e uno smantellamento dei servizi.
Il primo punto del Patto Territoriale cita che, in cambio della chiusura del punto nascita, sarà garantito “il mantenimento dell’offerta complessiva esistente territoriale, ospedaliera e del sistema dell’emergenza”. “Ebbene – spiega la dr.ssa Carlotta Balzani, Presidente del Comitato – il 1° luglio è stata decisa la chiusura dell’emergenza chirurgica da inizio 2017 e questo a nostro avviso non significa mantenimento. Senza scordare poi che l’11 ottobre sono stati accorpati gli ospedali di Bibbiena, Arezzo e Sansepolcro (informazione ancora non divulgata dalla politica locale), dando come giustificazione che si tratta di una rete, speriamo di non essere invece entrati in una trappola e staremo a vedere il potenziamento dell’offerta ospedaliera che questa nuova soluzione dovrebbe comportare. Inoltre, da una decina di giorni è stata accorpata anche la chirurgia programmata di Bibbiena e Sansepolcro, quindi ora dalla Valtiberina i pazienti non verranno più ad operarsi in Casentino. È semplice e scontato capire che in questo modo cala la casistica e poi diventa facile giustificarne la chiusura per diminuzione di operazioni, procedura analoga a quella che ha portato alla chiusura del Punto Nascite”.
“Siamo senza parole – prosegue la Balzani – ma ancora più decisi ad andare avanti continuando ad informare la popolazione, dato che questo non viene fatto da parte della politica locale, quindi ricordiamo che agli incontri in programma possono partecipare tutti i cittadini e sono apprezzate anche le parti politiche di maggioranza e opposizione, quale gesto dovuto ai propri elettori”.
“Continuiamo a ritmo serrato a raccogliere le firme per la petizione volta al ripristino dell’emergenza chirurgica – precisa il Vicepresidente Alessandro Giovannini – La mattina del 12 novembre consegneremo la petizione al Presidente della Conferenza dei Sindaci, in concomitanza con la manifestazione a difesa del nostro Ospedale di vallata, l’unico rimastoci. Fin d’ora invitiamo i casentinesi a manifestare tutti uniti per la propria vita”.
Per chi ha deciso di continuare a vivere in Casentino o per chi lo ama è possibile firmare la petizione del Comitato Salute Casentinese anche sulla piattaforma online Change.org digitando “Salviamo l’Ospedale di Bibbiena” con le virgolette.

Comitato Salute Casentinese

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