A proposito delle polemiche su un progetto educativo dell’asilo di Soci

Stavolta noi siamo dalla parte del Comune

Quando abbiamo letto delle polemiche relative all’asilo di Soci, pensavamo che si trattasse del solito problema della sicurezza, della inadeguatezza delle strutture, dell’adeguamento sismico, ecc.
Approfondendo, poi, la questione ci siamo invece resi conto che si trattava di polemiche contro un progetto educativo del Comune, finanziato dalla Regione Toscana volto a combattere gli stereotipi di genere.
Rimaniamo allibiti! Una volta tanto che il comune fa una cosa seria, c’è qualcuno che scatena polemiche. Oggi basta che si parli di genere, di identità sessuale o cose simili e c’è subito chi tira fuori immediatamente la “teoria gender”, quella strana teoria che nessuna sa cosa significhi ma che troppi tirano fuori a copertura dei loro pregiudizi, della loro arretratezza culturale, del più o meno inconscio sessimo, maschilismo e omofobia.
Purtroppo viviamo in una società che, contrariamente a quanto si vorrebbe far credere, vede il riemergere del peggior maschilismo e della peggiore discriminazione di genere. E non è un portato degli immigrati islamici. E’ proprio di quelli che vorrebbero farci credere che sono i più ligi sostenitori della fede cattolica, i più ligi interpreto del vangelo. Più o meno come gli islamici radicali interpretano il corano!
Ogni giorno aumentano nelle nostre scuole fenomeni gravi di bullismo, così come aumentano i femminicidi anche all’interno delle famiglie.
Mai come oggi c’è la necessità di una educazione per abbattere i pericolosi stereotipi che sono alla base di queste violenze. Dovremmo chiedere che tali progetti educativi non fossero fatti periodici e sporadici ed eccezionali, ma parte della didattica quotidiana. Questo dovrebbero chiedere dei genitori preoccupati del futuro dei loro figli e delle loro figlie. E non attivare polemiche contro chi almeno ogni tanto ci prova a fare qualcosa.
Noi siamo stati molto critici, e lo siamo ancora oggi, nei confronti dell’amministrazione Bernardini. Ma in questo caso ci schieriamo decisamente dalla loro parte. Ed invitiamo i cittadini ed i genitori a colloquiare con gli operatori che gestiscono il progetto e con gli insegnanti. Perché anche a tanti genitori farebbe bene un po’ di aggiornamento culturale ed un aiuto ad abbattere gli stereotipi-

Per il Circolo Arturo Bibbiena e Poppi
Luca e Giorgio

(NB: in un altro comunicato abbiamo spiegato perché non possiamo firmarci più SEL Casentino e perché abbiamo promosso Il Movimento Arturo, Circolo di Bibbiena e Poppi, chi non lo avesse avuto può trovarlo al seguente link: https://www.casentinopiu.it/da-sel-casentino-ad-arturo-la-fine-di-un-progetto-linizio-di-un-altro/

 

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