Castel Focognano, l’Amministrazione ha incontrato il Prefetto per parlare dei migranti

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Mercoledì scorso a Rassina si è svolto un importante confronto organizzato dal Comune a seguito delle recenti polemiche sull’accoglienza profughi. Come informa una nota diffusa dalla Giunta, erano presenti “Il Prefetto di Arezzo, Dott.ssa Vaccaro, il comandante della compagnia dei CC di Bibbiena Capitano Fabian, il capo della polizia municipale del Casentino Tognarini, il parroco di Rassina, le due cooperative che gestiscono l’accoglienza, la Giunta e i consiglieri di maggioranza del consiglio comunale. Assente il gruppo di minoranza che – attraverso comunicati stampa e post sui social network – chiede momenti di incontro e maggiori informazioni. Assenti i rappresentanti del comitato di cittadini nato la settimana scorsa proprio allo scopo di avere chiarimenti sulla situazione”.
L’incontro – riferisce la nota – “E’ stato molto utile: ha preso la parola Alexandra Deimann della cooperativa Arca Etrusca che insegna l’italiano ai richiedenti asilo. “Non ho avuto problemi di nessun tipo con questi ragazzi, gli ostacoli li ho dal contesto esterno”, spiega Alexandra; “è difficile far bene il proprio lavoro se l’ambiente intorno è ostile”.
Nel suo intervento il Prefetto di Arezzo ha spiegato con chiarezza la gestione dei flussi di profughi ricordando, per prima cosa, che non si parla di clandestini (come spesso vengono erroneamente definiti) perché, semplicemente, chi passa per i centri di accoglienza e quindi dalla Prefettura, viene “riconosciuto”. Di tutti ci sono nomi, foto e impronte digitali. Il Prefetto si è complimentato con le Amministrazioni Comunali della provincia di Arezzo, la più virtuosa in termini di accoglienza all’interno di un modello regionale che sta funzionando bene ed ha il merito di favorire l’integrazione. Ha ricordato anche che le eccezioni non mancano, che alcuni Sindaci si sono pubblicamente esposti criticando la distribuzione della Prefettura ma con poca efficacia, perché tutti i Comuni sono e saranno coinvolti. Assicura infine, pubblicamente, che a Castel Focognano non arriveranno altri profughi, e conclude ricordando che non si tratta più di emergenza ma di un fenomeno epocale che deve essere strutturato affinché diventi una risorsa. Questi ragazzi vengono da situazioni difficilissime, hanno lasciato il proprio paese e le proprie famiglie, scappano da guerre o povertà in cerca di un futuro. “Lo Stato – aggiunge – è vicino ai comuni e ci impegniamo a fare concreta integrazione. Resta inteso che hanno anche degli obblighi, devono dimostrare di rispettare le regole, di volersi integrare e di lavorare. Ho imposto che facciano un corso di italiano perché la lingua è il primo passo per l’integrazione, che siano impiegati in lavori socialmente utili e, va da sé, che rispettino leggi e regole, che valgono per tutti. Chi le viola sarà espulso”. Sulla sicurezza sono intervenuti il capitano Fabian e il comandante Tognarini, ribadendo che fino ad oggi non c’è stato alcun problema di ordine pubblico, che sono impegnati nel monitoraggio sui territori e che la distribuzione capillare consente di avere il polso della situazione. Prefetto e Amministrazione hanno ringraziato i presenti.

Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

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