Federico Lorenzoni: tutta la mia verità

Di Christian Bigiarini e Fabrizio Cardoni

Nel novembre del 2017, con un coup de théâtre degno di altri palcoscenici politici, il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini ha ritirato le deleghe dell’assessore Federico Lorenzoni (governo del territorio, politiche energetiche e risorse alternative, ambiente, paesaggio ed aree protette, patrimonio e alienazioni immobiliari) “dimissionandolo” dal suo incarico. Per capire meglio cosa è accaduto e le motivazioni che hanno portato a questa “rottura”, abbiamo incontrato l’architetto Federico Lorenzoni e, a lui, abbiamo rivolto alcune domande tese a ricostruire l’accaduto e a raccontare la sua storia politica di amministratore pubblico. In realtà, per correttezza professionale, abbiamo proposto la medesima intervista anche al sindaco Bernardini. Il primo cittadino di Bibbiena, però, legittimamente e per non alimentare ulteriori polemiche, ha preferito declinare il nostro invito. Ecco cosa ci ha risposto l’architetto Federico Lorenzoni, ex assessore del comune di Bibbiena.
Lorenzoni, cominciamo dall’inizio: come è nata la sua passione per la politica e quando?
In occasione delle elezioni comunali a Poppi, nel 1990. Con alcuni amici fondai “Globus Fides”, un movimento di opinione che parlava attraverso un ciclostile, “Il Feudo”. Ma la mia prima candidatura fu nel 1999, alle elezioni provinciali, quando venni eletto con più di mille preferenze. Ricordo ancora quella notte di giugno in Prefettura. Che emozione!
Per quanto riguarda il suo impegno amministrativo, cosa significa fare l’assessore in un comune come Bibbiena, quali responsabilità comporta, quali impegni e quali soddisfazioni?
La mia esperienza di assessore è stata vissuta con un impegno totale, sacrificando lavoro e famiglia. Ho interrotto l’attività professionale, evitando qualsiasi potenziale conflitto o semplicemente situazioni inopportune, e ogni giorno mi sono reso disponibile presso la casa comunale. Le responsabilità sono importanti e non vanno mai sottovalutate. In quanto alle soddisfazioni, nessuno è profeta in patria, ma servire il proprio paese per il bene comune è un privilegio.
Per quello che riguarda la sua esperienza, di quali progetti, a Bibbiena, va più fiero?
Partendo a ritroso la riqualificazione dell’illuminazione pubblica (in corso), la ciclopista dell’Archiano, la realizzazione della nuova scuola media di Soci, il recupero del Tannino a Bibbiena Stazione, il sottopassaggio in via del Molino, i giardini di Piazza della Resistenza a Bibbiena, la realizzazione dell’eliporto, la semplificazione in edilizia. Ma ce ne sono tanti altri…
A Bibbiena, come certo saprà, ci sono state molte polemiche per quanto riguarda l’apertura dei tanti supermercati. Prima l’Eurospin (e qui le accuse riguardavano anche il fatto che il costruttore fosse lo stesso Sindaco Bernardini), poi il Famila (ex A&O) per l’impatto lungo la strada provinciale, per aver tolto verde in quella zona vicino ad una scuola e perché, francamente, entrare e uscire dal parcheggio sopraelevato non è proprio agevole. Cosa ci può dire a riguardo? (…)

Potrete leggere il resto dell’intervista acquistando l’ultimo numero di Casentinopiù attualmente in edicola…

 

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