Ghinelli e il Casentino, una toppa peggiore del buco!

Nella foto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli
di Luca Tafi – Sel Casentino
Toh, verrebbe da dire, Ghinelli ha scoperto che esiste il Casentino e che esiste una conferenza dei sindaci provinciale di cui sarebbe Presidente e che dovrebbe occuparsi anche di sanità. Una scoperta un po’ tardiva e probabilmente suggerita da qualche sodale politico di zona alla ricerca di sostegni istituzionali.
Così un po’ in ritardo (anche se in questi casi si potrebbe dire che non è mai troppo tardi) ed in modo maldestro ha provato a mettere una toppa alla sua inattività di Presidente della Conferenza provinciale dei Sindaci. E che non abbia granché le idee chiare e che la sua iniziativa tardiva sia solo suggerita in modo strumentale dall’esterno e nemmeno del tutto capita, lo dimostra la seguente letterina ai colleghi sindaci del Casentino: “Vi scrivo in merito alla scelta di chiudere il reparto di neonatologia (sic) dell’Ospedale di Bibbiena, decisione assunta da codesta conferenza e che dovrebbe essere ratificata in data odierna (29 febbraio). Ritengo, data la rilevanza che riveste a questione, che della suddetta decisione venga investita la Conferenza provinciale del sindaci.
Pertanto, sono a chiedervi di sospendere qualsiasi atto finalizzato a dar corso quanto sopra, in quanto, quale Presidente della Conferenza provinciale dei sindaci, intendo inserire l’argomento all’ordine del giorno della prossima riunione della conferenza stessa fissata per il giorno 14 marzo 2016”
Prima considerazione: se Ghinelli ha scritto la lettera nella stessa data in cui i sindaci del Casentino erano riuniti per la firma del patto territoriale, vuol dire che, nonostante della questione da settimane ne fossero pieni i giornali, doveva essere molto distratto o aveva ritenuto che non fosse un problema di sua competenza.
Seconda considerazione: Ghinelli sembra non sapere nemmeno di cosa parla perché parla di “reparto di neonatologia” cosa che non esiste in Casentino; per quello che ci risulta c’è solo ad Arezzo. I sindaci potrebbero rispondere tranquillamente che Ghinelli chiede loro una cosa che non esiste perché non c’è nessun reparto di neonatologia a Bibbiena Evidentemente se ha avuto degli informatori gli stessi sono poco informati!
Terza considerazione: ma Ghinelli sa quale è il ruolo della Conferenza dei Sindaci provinciale e del suo Presidente? In una intervista ad una emittente locale (postata poi su facebook dai suoi fans) e nella stessa lettera ai colleghi casentinesi ha dichiarato la sua disponibilità a mettere all’ordine del giorno della prossima Conferenza il tema della chiusura del punto nascita (non di neonatologia) del Casentino
Evidentemente non conosce il suo ruolo.
Il Sindaco di Arezzo dovrebbe prima di tutto sapere che la chiusura di un reparto in una vallata ha degli immediati riflessi anche su Arezzo e sul suo ospedale perché lì andranno a concentrarsi le attività chiuse nelle zone (e questo riguarda non solo il Casentino, ma tutta la provincia, tutti i plessi ospedalieri).
Come Presidente della Conferenza provinciale Ghinelli non dovrebbe mettere all’odg il problema del Casentino, ma il problema del piano sanitario provinciale in tutti i suoi aspetti. E per fare questo non doveva aspettare i suggerimenti casentinesi, ma avrebbe dovuto muoversi in proprio e già da tempo.
Questa sua generica, burocratica e tardiva richiesta ai sindaci del Carentino ha proprio l’aspetto di un contentino dato ai suoi sodali politici ed ai vari comitati che si agitano in zona, magari con le migliori intenzioni, ma che non potranno certo aspettarsi grande aiuto da un sindaco che non conosce nemmeno il suo ruolo e le sue responsabilità.
E comunque siamo in trepida attesa di conoscere che cosa dirà nella annunciata riunione del 14 marzo! Che si presenti anche lui con la bandiera scozzese?
 
 
 
Christian Bigiarini - Direttore Responsabile
Christian Bigiarini - Direttore Responsabile
Christian Bigiarini è nato a Roma nel 1971, ma scrive a Ponte a Poppi, in Casentino, dove vive. Sposato con Veronica, babbo di Umberto, direttore del periodico Casentinopiù dal 2013, è anche “scrittore”, giornalista, tabaccaio, “ciclista”, "padelista" e “tennista”: quasi tutto rigorosamente tra virgolette.

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