I film possono davvero dirci chi siamo? Secondo noi sì!

Il cinema quale forma d’arte indispensabile per conoscere noi stessi

Le pellicole cinematografiche, oggi meglio conosciute come film, possono essere capolavori a livello di effetti speciali, colossal per quanto riguarda la profondità della trama trattata oppure classici senza tempo grazie alle sublimi interpretazioni di attori da Oscar. Non solo: un lungometraggio può assolvere anche a una funzione didattico-pedagogica talmente sottile da non essere sempre colta dallo spettatore che si fa prevalentemente irretire dallo scorrere veloce di scene a dir poco spettacolari. Credere che un film racconti solo la trama per cui è stato realizzato è un qualcosa di riduttivo poiché esso, di solito, narra anche un’altra storia che va carpita via via che le immagini si susseguono. Di quale racconto stiamo parlando? Per esempio di quello dell’uomo, della sua natura e di come cambia o è cambiato nel tempo. Per meglio chiarirvi le idee, considerate una pellicola come Seven, famosissimo thriller con Brad Pitt e Morgan Freeman di metà anni ‘90. Tale film, che parla di un serial killer che uccide le proprie vittime secondo lo schema per cui ogni persona deve essere giustiziata in base quel peccato capitale di cui si è macchiata durante l’esistenza terrena, ci offre un’immagine dell’umanità come soffocata dalla perversione dei sensi. C’è chi vive per mangiare, chi per non decidere e così via. Altra pellicola cinematografica che parla dell’uomo, in una veste differente rispetto a Seven, è Cast Away. Il moderno Robinson Crusoe-Tom Hanks è un “eroe” che cerca di instaurare un preciso rapporto con la natura, di capirne il significato e per certi versi di provare a dominarla. Touching the void, invece, si interroga sulla relazione che intercorre tra essere umano e montagna: la voglia dell’individuo di provare a superarsi scalando una vetta è un modo per sentirsi onnipotente e paragonarsi quindi a un dio minore, ma tale impresa non è per tutti.

Le tante virtù nascoste dell’agente più famoso del grande schermo

Chi pensa che il cinema sia semplicemente pura forma di intrattenimento indispensabile per distogliere l’attenzione dai problemi del quotidiano si sbaglia di grosso: la settima arte, che esprime tutta la sua forza scenica grazie a rituali ben precisi, non è un insieme di tecniche e attività necessarie per confezionare un prodotto di intrattenimento ma un un’occasione che ci permette di conoscere meglio noi stessi nel profondo. Se leggere più libri ci permette di vivere 5000 anni, come sostenuto da Umberto Eco, il cinema ci accompagna alla scoperta della caleidoscopica realtà umana. Film facenti parte della saga di 007 sono ad esempio una celebrazione dell’uomo, con tutti i suoi vizi, difetti ma anche virtù, che lotta per il bene e non smarrisce mai la retta via. Bond, in Casino Royale, mostra un lato nuovo e intimo della sua persona nel momento in cui gioca a poker. In quell’occasione il bellimbusto supereroe, così lo descriveremmo se qualcuno ce lo chiedesse, lascia spazio a un individuo che sa ragionare in maniera fredda e distaccata, evitando che le emozioni possano travolgerlo. Probabilmente queste virtù nascoste dell’agente più famoso del grande schermo sono passate inosservate perché di solito siamo tutti eccitati nel vedere quale salto nel vuoto farà Bond, quale stratagemma utilizzerà per uscire dai guai e quale arma rivoluzionaria spunterà fuori dalla sua Aston Martin. L’agente 007 ci sa colpire profondamente anche in Quantum of Solace. In quel film il suo personaggio, insicuro, fragile e pieno di problemi diviene un essere umano a tutti gli effetti e non è più un imbattibile supereroe. Forse questa non sarà una virtù ma sicuramente ce lo fa apprezzare molto di più rispetto a pellicole in cui sembra esageratamente onnipotente e dunque un po’ fuori luogo.

Perché il cinema parla dell’uomo?

Foto da Pixabay

Il cinema attraverso i suoi capolavori suole parlare dell’uomo proprio perché in questo modo prova a dare risposte a quei quesiti esistenziali che ci accompagnano nel corso della vita. Questa potrebbe essere la motivazione principale per cui una delle forme d’arte più bella al mondo parla e parlerà di noi oggi, domani e dopodomani. Ma saremo sempre esseri viziosi come in Seven, temerari come in Cast Away o virtuosi come in alcuni lungometraggi che hanno quale protagonista il mitico James Bond? Chi lo sa. Certo è che comprendere fino in fondo cosa sia il cinema può significare davvero capire noi stessi.

 

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