Il Festival dei cammini di San Francesco a Chiusi della Verna

Si è svolto sabato 7 ottobre, nell’auditorium di Chiusi della Verna, l’incontro dal titolo “In cammino per la pace”. Una conferenza volta alla condivisione e conoscenza delle opere di bene di San Francesco e Gino Bartali, due uomini della pace molto distanti culturalmente e temporalmente, ma che perseguirono un obiettivo comune. Il week end è proseguito poi, domenica, con la relazione “Il territorio di Chiusi della Verna come centro nodale di Itinerari e Cammini” sempre nell’auditorium del piccolo borgo. In più, nelle due giornate a Chiusi della Verna sono state anche organizzate delle escursioni lungo i cammini che portano al Sacro Eremo. Il Cammino di San Francesco con gli amici del CAI è partito da Pieve Santo Stefano domenica alle 9,30; nel percorso Pieve – La Verna sono stati attraversati i paesi di Mignano, Montalone e Compito. In quest’ultima località, al confine tra il Casentino e la Valtiberina, gli escursionisti hanno potuto attraversare il paese nel quale si scorgono già gli alberi ingialliti dell’autunno e vedere la piccola chiesa di San Francesco a lato della quale si trova la fonte. Secondo la leggenda, che qui coincide con la storia, in questo luogo il poverello d’Assisi, di ritorno dall’Umbria e diretto alla Verna, incontrando un anziano assetato, avrebbe appoggiato il suo bastone alla roccia facendo scaturire l’acqua. A ricordo della prodigiosa opera, sopra la piccola fonte troviamo un marmo nel quale è scolpita la frase: “Questa fonte la fece scaturire San Franciesco l’anno 1212”; dopo circa un’ora di camminata dal paese di Compito i pellegrini sono giunti al Santuario.

Un fine settimana casentinese all’insegna, quindi, di cultura, natura e religione.

Maria Maddalena Bernacchi
Maria Maddalena Bernacchi
Maria Maddalena Bernacchi, nata a Compito, Chiusi della Verna, vive e lavora tra Compito ed Arezzo. Negli ultimi anni dell’istituto magistrale “Vittoria Colonna” di Arezzo ha collaborato al settimanale “La Voce” ed al quotidiano “La Nazione”. Specializzata in fisiopatologia ha insegnato ad Arezzo per quarant’anni. Quale insegnante tutor di storia per il Provveditorato agli Studi di Arezzo ha tenuto corsi di formazione sulla didattica della storia contemporanea pubblicando “Il campo-profughi di Laterina” e “Dal locale al globale, esperienze per l’insegnamento della storia”. Per la nipote ha scritto e pubblicato “Ninne-nanne, filastrocche, proverbi e… Una nonna si racconta”. Collabora con Casentinopiù dal 2010, tenendo, con la figlia Silvia la rubrica “Storia e Territorio”.

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