Sul torrente Roiesine in corrispondenza dell’abitato di Ponte a Poppi stanno per iniziare lavori di bonifica, che saranno effettuati da squadre di addetti dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino. Lo comunica il Sindaco di Poppi Carlo Toni con un lungo post pubblicato anche sul sito Internet del Comune di Poppi. Il messaggio, che ribadisce nettamente l’importanza della programmazione territoriale in interventi di questo tipo, riporta fra l’altro l’origine di un progetto nato 25 anni fa dall’allora Comunità Montana, che si chiamava “fiumi puliti” e andava ad intervenire con una programmazione annuale e decennale su tutti i 1600 chilometri del reticolo idraulico che afferisce all’Arno.
“Tale progetto prevede un intervento ogni 10 anni sul singolo corso di acqua che si riduce a tre per lo stesso torrente relativamente al tratto che può attraversare un centro abitato e questo nel lasso di tempo considerato ha dato per ora dei buoni risultati considerato quello che accade in altre realtà”. Per quanto riguarda il Roiesine nel tratto che attraversa Ponte a Poppi “L’ultimo intervento di rimozione della vegetazione è stato eseguito a marzo 2014 e sono già programmati nuovi lavori, con inizio previsto tra settembre e ottobre. Questo intervento – che ovviamente interesserà non solo l’abitato di Ponte a Poppi ma anche gli altri centri abitati del Casentino – è di competenza del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno. Un dato positivo che per gli interventi il Consorzio di Bonifica si avvarrà del personale forestale dell’Unione, personale preparato che garantisce affidabilità e professionalità per il lavoro richiesto”. Il commento di Toni poi va oltre: “Dopo i drammatici e tragici avvenimenti di Livorno, mi sono pervenuti accorati e ripetuti appelli per intervenire nell’alveo del Roiesine la cui condizione è assolutamente non comparabile con quanto accaduto nella città labronica. Mi sento pertanto in dovere di ringraziare chi da buon cittadino ha segnalato la situazione, segno di senso di responsabilità, attaccamento alla nostra comunità, voglia di partecipare, ma anche di preoccupazione forse paura per sensibilizzare le Istituzioni a non sottovalutare certe problematiche e provvedere rapidamente alla loro eliminazione. Ma il senso di responsabilità che ci deve accompagnare in ogni situazione, anche di denuncia quando è necessario, deve essere lo stesso che ci deve far capire che non serve a niente creare allarmismi, inutili tensioni emotive o peggio ipotizzare catastrofi per dirti che poi ne sarai responsabile; questo lo so già perfettamente da solo”.
Poppi, 20 settembre 2017