La spinta europea della Fiorentina: come il club toscano è riuscito a compiere questa impresa

La Fiorentina non era data tra le favorite all’inizio di questo Campionato di Serie A, e forse, colpevolmente. Era più facile investigare nelle grazie e nelle disgrazie delle grandi di oggi, dei favoriti che ancora – all’ultima giornata – si stanno giocando l’esito finale.

E già solo questo basterebbe a porre l’accento su come in particolare questa stagione 2021-2022 della massima serie sia stata coinvolgente, spettacolare e ricca di sorprese.

Il cuore viola

Un cuore Italiano. Nel senso che la squadra è stata costruita da questo allenatore, Vincenzo Italiano, arrivato dopo aver ben lavorato con lo Spezia, e aver confermato le sue qualità rendendo i Viola più “squadra” – ma purtroppo per il team, con tutta la fragilità che viene da un’infrastruttura ancora debole, causa tempo. Una stagione, soprattutto in questo campionato così competitivo, è poco. E Italiano (anche se nato a Karlsruhe, in Germania), ne ha avuto davvero poco per costruire una squadra.

Ben pochi a inizio stagione avrebbero scommesso sui Viola e il loro allenatore – anzi, nessuno. Nei pronostici per lo scudetto dei maggiori bookmakers, come per esempio NetBet scommesse sportive, a inizio campionato la Fiorentina non era neanche considerata: queste andavano dalla Juve, quotata 2.10, alla seconda, l’Inter a 3.75, mentre il Milan era a 17.00, per arrivare alla Lazio 41.00 e oltre. Di sicuro non ha vinto la serie A, ma se la sta giocando con l’Atalanta (la Dea era data a 7.00) per un posto in Europa, a un’incollatura dalle romane. Insomma: non certo un risultato da buttare via.

I problemi del fine campionato

Se c’è qualcosa che i ragazzi di Italiano hanno saputo fare bene – a parte il bel gioco frizzante dimostrato in occasione di certi exploit contro le grandi, come l’Inter, messa in difficoltà a San Siro, e il Napoli, espugnato in casa – è stato di complicarsi la vita in questa fase finale del torneo.

Il dispiacere di aver sprecato punti preziosi giocando partite scialbe come il 2-1 in casa della Salernitana, o addirittura delle vere e proprie Caporetto, come 4-0 rimediato contro l’Udinese, non è stato nulla di fronte alla goleada rimediata contro la Samp, un 4-1 che pesa ancora di più per essere un match-point sprecato.

Ora, resta un’ultima opportunità, l’incontro con la Juventus – delusa ma in posizione tranquilla – al Franchi. Che è lo scoglio finale per le ambizioni dei Viola e l’ingresso nei campionati europei, con tutto quello che significa in termini di diritti e sponsorizzazioni.

L’incontro di Barone e Italiano

Italiano è stato visto a cena con il GM della squadra, Joe Barone, a cena, intento a discutere i piani della squadra per l’anno futuro. Se De Gregori cantava che un giocatore non può e non deve essere giudicato per come tira un unico rigore, riteniamo che Italiano non possa e non debba essere messo in croce per questo ultimo incontro decisivo, indipendentemente dal risultato.

Quello che ha fatto è stato creare un collante per impostare una squadra, e i risultati di un simile lavoro non si vedono quasi mai nel breve periodo. Ecco perché la squadra dovrebbe andare avanti, e pensare al prossimo anno, dando a Italiano tutte le cartucce di cui ha bisogno per centrare gli obiettivi.

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