La Via di Francesco, Mons. Migliavacca: “E’ la strada a farsi maestra di vita”

“E’ la strada a farsi maestra di vita”. Così il vescovo  Mons. Andrea Migliavacca delegato ai Cammini dalla Conferenza Episcopale Toscana  su La Via di Francesco interviene dalla Verna.

Il vescovo Andrea Migliavacca interviene con le Comunità Francescane e con le Amministrazioni Comunali all’evento organizzato in seno alla Rassegna I Sentieri dell’Anima – La Via di Francesco. Giunta alla V° edizione la rassegna ha ospitato “Con lo sguardo di Francesco” incontro che si è tenuto sabato 24 ottobre presso il Santuario della Verna.

Adattato velocemente  alla modalità di video-conferenza, l’appuntamento, concepito all’interno dell’Evento “I sentieri dell’anima” che ogni anno, in una più ampia programmazione, propone momenti di riflessione sul turismo lento e sulle progettualità inerenti la Via di Francesco in Toscana,  ha visto le comunità francescane protagoniste di una sessione di ascolto e di proposta. I sindaci dei 26 comuni che lavorano al progetto della Via di Francesco in Toscana, hanno infatti presentato alla comunità religiosa, attraverso i propri tecnici,  i primi risultati e lo stato dei lavori inerente le progettazioni in corso. E , sul tema,  hanno manifestato il desiderio di ascoltare appunto“ lo sguardo di Francesco” che i tre ordini francescani da sempre incarnano.

E nel portare il saluto di benvenuto è stato lo stesso sindaco di Chiusi della Verna , Giampaolo Tellini a voler ricordare l’entusiasmo e la partecipazione con la quale le 26  amministrazioni comunali coinvolte, Firenze ed Arezzo comprese, hanno accolto questo momento di riflessione: “ Avere la capacità di lavorare tutti insieme, in vista di un obiettivo comune assume, oggi più che mai, un significato molto  importante: E la grande partecipazione dei colleghi sindaci e degli ordini francescani , la voglia manifestata di contribuire a questo percorso, ci conforta e ci convince che siamo sulla strada giusta.”

Mons. Andrea Migliavacca delegato Conferenza episcopale Toscana per i Cammini e la pastorale di sport e tempo libero


“L’incontro – racconta Frate Francesco Brasa, guardiano della Verna – avvenuto necessariamente in modalità a distanza, in ottemperanza alle vigenti normative sanitarie , pur non consentendo un dialogo approfondito, rimane nella storia dei cammini francescani toscani come punto di partenza che apre con decisione ad un futuro di dialogo, di collaborazione, di progettazione comune tra enti pubblici e Chiesa locale. “

Mons. Andrea Migliavacca delegato Conferenza episcopale Toscana per i Cammini e la pastorale di sport e tempo libero

Nella approfondita prolusione Monsignor Andrea Migliavacca , vescovo di san Miniato, delegato dalla Conferenza Episcopale Toscana per la  pastorale del turismo e dello sport  nel tracciare i tratti principali del Cammino di Francesco, nell’ambito della storia dei pellegrinaggi, visti come momenti di rivisitazione di vita, di scelte, come desiderio di rinnovamento personale, sul tema dell’accoglienza ha ricordato poi  come “ Il pellegrino che arriva e bussa è colui che, anche, scomoda una comunità, che chiede spazio, che domanda attenzione, tempo, concretezza. Accoglierlo cambia la stessa comunità che lo accoglie, e ci ricorda di non dimenticare mai il tempo dell’esilio anche personale,  che, durante la vita,  ciascuno di noi si trova necessariamente a dover sperimentare “.

Numerose le fraternità dei tre ordini francescani che hanno voluto portare il loro saluto e il loro contributo: Dai Frati Minori, comunità ospitante, ai Padri Cappuccini, nella persona del Segretario generale della Provincia Toscana padre Fabio Piccini, ai guardiani degli Eremi locali: Le Celle di Cortona con il guardiano padre Luigi Ruggiero, Monte Casale di Sansepolcro e il suo rettore padre Guglielmo Fantuzzi , L’Eremo del Cerbaiolo di Pieve Santo Stefano con Padre Claudio Ciccillo, La Basilica di Santa Croce in Firenze, con padre Gabriel Marius in rappresentanza della fraternità dei Frati Minori Conventuali.  Anche le due fraternità che custodiscono le Chiese e i conventi  di San Francesco in Arezzo e in Fiesole, nella difficoltà di attivare un video-collegamento, hanno comunicato, nei lavori preparatori, con  la loro vicinanza,  anche la condivisione dei lavori della giornata. Tutti, nel portare un saluto e un ringraziamento hanno messo l’accento sullo sguardo particolarissimo che Francesco ha saputo regalare alla Natura, alla Semplicità, al Dolore, alla Gioia, all’Umanità nel senso più ampio del termine.


“Siamo onorati e pienamente coinvolti in questo progetto che da ormai due anni ci vede protagonisti insieme con le amministrazioni locali e il Comune di Chiusi della Verna, certi che il ruolo dell’Opera di Santa Croce da Firenze potrà dare un apporto significativo”
con queste parole anche il Direttore dell’Opera di Santa Croce il Dott.Stefano Filipponi ha voluto testimoniare la propria partecipazione.
Protagonista La Via di Francesco, quindi, narrata con lo sguardo dei tecnici che da tempo lavorano alla sua infrastrutturazione, e raccontata poi con lo sguardo di Fabrizio Ardito, scrittore e giornalista che da tempo la percorre e la documenta, e di Gianluigi Bettin, animatore del tracciato umbro, nella sua recente esperienza di cammino toscano da Firenze alla Verna.

Sull’evento l’architetto Roberta Fabbrini, progettista e coordinatore degli interventi e delle attività di valorizzazione  sulla Via:

“Questa giornata è nata per il desiderio crescente di ascoltare. Da parte nostra che spesso siamo chiamati a parlare, progettare, pianificare, analizzare, valutare. Dal  bisogno di ascoltare il pensiero delle comunità francescane che sono l’anima viva e pulsante della Via di Francesco, e la cui presenza rappresenta per noi un valore prezioso da tenere sempre presente come elemento di guida. Sono loro che da sempre incarnano quei valori, quella capacità di attenzione, quello sguardo accogliente e semplice, quella esperienza quotidiana di gioia e di meraviglia, quel desiderio di prendersi cura, di farsi compagni di viaggio,  che facciamo assolutamente nostri  in questo percorso.

L’incontro – conclude il guardiano della Verna Francesco Brasa– è il primo passo di un laboratorio dove possano nascere idee, dove si elaborino soluzioni, dove si promuovano i valori umani , spirituali e sociali che animano l’esperienza dei pellegrinaggi sulla Via di Francesco: Il primo passo in direzione di una Carta di Intenti che ne rafforzi l’identità e ne custodisca i valori fondanti.

 

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