Mancanza pediatri in Casentino: ci vuole una soluzione strutturale

UNA LETTERA ALL’ASSESSORE BEZZINI PER CHIEDERE SOLUZIONI STRUTTURALI AL PROBLEMA DELLA MANCANZA DI PEDIATRI IN CASENTINO E VALTIBERINA

Cittadini e politica insieme per chiedere un rafforzamento della rete pediatrica delle zone interne di Casentino e Valtiberina.

E’ partita in questi giorni una lettera indirizzata all’Assessore alla Salute della Regione Toscana Simone Bezzini firmata da Filippo Vagnoli, Presidente distretto sanitario Casentino e Sindaco di Bibbiena; Fabrizio Innocenti, Presidente distretto sanitario Valtiberina e Sindaco di Sansepolcro; Andrea Fiori, rappresentante associazione genitori, consulta rete pediatrica Toscana, Associazione Mauro Grifoni Forever Comitato gruppi genitori della Valtiberina.

Il gruppo chiede un incontro urgente con l’assessore Bezzini per la carenza preoccupante di pediatri in queste zone. Sia le famiglie unite nelle varie associazioni, che la politica locale hanno deciso di fare sentire la propria voce anche a seguito dei numerosi incontri pubblici che si sono tenuti al Corsalone nei mesi scorsi.Da questa collaborazione locale sono emersi dei piccoli risultati come il servizio pediatrico del sabato mattina e nuovi concorsi per i pediatri di famiglia.

Nella lettera a Bezzini viene evidenziata, tuttavia, la sempre maggiore difficoltà nel garantire una continuità assistenziale per tanti bambini e famiglie di questi territori interni. Nel documento inviato all’Assessore alla sanità si evidenzia anche il fatto che in queste vallate, ormai da anni, la carenza di pediatri di famiglia viene tamponata con incarichi temporanei e un costante cambio di medici. Situazione questa che appare aggravata dalla mancanza della guardia medica pediatrica in presidi ospedalieri di (Bibbiena e Sansepolcro) nei quali gli specialisti pediatri sono presenti solo saltuariamente durante la settimana.

Il gruppo fa presente all’assessore regionale che i bandi attivati per coprire le zone carenti, hanno solo permesso di avere la presenza di due pediatri di famiglia su tre grazie anche a incarichi temporanei.

È evidente – si legge nella lettera – che che l’attuale sistema che basa l’assistenza territoriale su convenzioni con dei “liberi professionisti”, nato in un periodo con un numero di medici/pediatri notevolmente superiore al numero di medici necessari, ora non può più funzionare; anche perché l’effetto dell’aumento delle borse di specializzazione per pediatri porterà degli effetti solo a lungo termine. In ambito pediatrico fra l’altro si sottovaluta che il calo delle nascite è compensato dal numero, fortunatamente elevato, di bambini che grazie ai progressi medico scientifici di fronte a malattie importanti hanno non solo allungato la loro aspettativa di vita, ma anche la qualità della stessa”.

Politica e genitori riconoscono l’impegno dei Direttori delle Zone Distretto che si sono mossi unitamente alle loro richieste per attivare ambulatori di supporto (in Casentino il progetto continuerà fino a fine dicembre il sabato mattina e in Valtiberina per garantire una presenza anche nelle zone più distanti di Sestino e Badia Tedalda), ma evidenziano che si tratta di soluzioni temporanee e non sisolutive.

Si richiede pertanto a Bezzini l’impegno di trovare soluzioni strutturali, anche sfruttando le potenzialità offerte dalla Rete Pediatrica Toscana.

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