“Me ne vado. Ma vi porto tutti con me”.

Una folla di fedeli ha salutato ieri Padre Raffaele Mennitti, Proposto di Bibbiena, chiamato da Riccardo Fontana, arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sasepolcro a  ricoprire  un nuovo e importante incarico in Diocesi.

Nove anni. Tanto è durato il ministero di Don Raffaele a Bibbiena. Nove anni di intensa attività pastorale. Nove anni nei quali il proposto di Bibbiena, nominato qui giovanissimo, ha svolto il suo ruolo di guida e custodia della comunità parrocchiale. E che oggi, a pochi mesi  dalla solenne Consacrazione della nuova Propositura, e dopo averla da poco riconsegnata ai fedeli al termine di un profondo lavoro di restauro, viene chiamato a ricoprire il ruolo di Rettore del Seminario Diocesano e della Chiesa dei Santi Michele e Adriano in Arezzo.

E a lasciare, quindi, la “sua” Propositura.

E c’era tanta gente ieri sera in Chiesa. Una moltitudine di persone arrivate dai vari angoli del territorio comunale, e in generale casentinese (perché in tanti e diversi ruoli il parroco si è speso un po’ in tutto il Casentino in tutti questi anni), per condividere con lui questa celebrazione di saluto.
E ha scelto di farlo proprio nella “sua” Propositura, in quella chiesa madre di Bibbiena, che, chiusa per anni a causa di problematiche di degrado apparentemente insuperabili, è stata restituita da pochi mesi alla dignità e alla bellezza che si addicono  ad un contenitore di fede e di arte sacra unico in Casentino. Grazie ad un lavoro accurato di Restauro e Riqualificazione del quale il padre vocazionista è stato il principale ispiratore.

E, nel giorno in cui si celebrano i Santi Arcangeli, ha parlato di Accoglienza, Don Raffaele.

Della forza del messaggio cristiano, del coraggio della testimonianza. Del soccorso. Della capacità di prendersi cura delle persone e delle cose. Ripercorrendo i momenti salienti di un percorso lungo nove anni che ha segnato anche la crescita personale del padre vocazionista.

“Sono arrivato qui all’età di trentacinque anni. Ho potuto fare esperienza di vita, di fede, sperimentare la bellezza della vocazione in tutte le sue sfaccettature. Ho percorso fisicamente e mentalmente  tutte le strade, tutti i sentieri di questo splendido territorio. Porto con me il valore enorme del rapporto che ho potuto creare con ciascuno di voi. Delle storie singole che hanno varcato la soglia della Canonica. Ho ricevuto tanto. Spero di avere dato altrettanto”

E anche il sindaco, Daniele Bernardini, ha voluto portare la propria testimonianza come primo cittadino, ma anche come amico , di un rapporto franco, leale e costruttivo che ha potuto intèssere con il Proposto di Bibbiena. Delle soluzioni trovate, del grande servizio reso alla cittadinanza dalla Caritas, che Padre Raffaele ha fortemente voluto anche nel suo potenziamento. Dell’attività fondamentale di aiuto nel rendere ai cittadini i servizi essenziali. E il ricordo del confronto, quotidiano, che li ha visti impegnati, insieme, nella risoluzione dei tanti problemi.

E il primo cittadino ha voluto poi ringraziare il parroco per il grande lavoro svolto nella riattivazione dell’Oratorio, e, in generale, esprimere la gratitudine per la bellezza e la quantità delle opere compiute. Tutte, fino all’ultima in ordine di tempo, ossia l’ impresa del Restauro della Chiesa madre.
Non sono mancati momenti di commozione. Momenti intensi nel quale Padre Raffaele ha ricordato la profonda e spesso silenziosa capacità di accoglienza della comunità parrocchiale. Il cuore grande dei bibbienesi. E nei quali ha chiesto di non dimenticare mai il valore della testimonianza attraverso la condivisione, la capacità di prendersi cura. E il coraggio di essere sempre accoglienti.

Importanti cambiamenti attendono da domani il giovane padre vocazionista. Nuovi e impegnativi incarichi, che, ne siamo certi, Padre Raffalele saprà svolgere con la stessa determinazione, capacità e  ispirazione che, riteniamo, lo ha reso certamente indimenticabile a coloro che, con lui, hanno percorso questo tratto di cammino.

Roberta Fabbrini
Roberta Fabbrini
Roberta Fabbrini, nata a Bibbiena (AR), (ma cresciuta a Cetica ndr) vive e lavora in Casentino, dove fin dal 1996 svolge la libera professione di Architetto. Appassionata di Arte, Architettura e Paesaggio, e di Recupero del patrimonio storico, collabora stabilmente con Casentinopiù fin dal 2010, tenendo una sua rubrica dal titolo Architettura & dintorni. Appassionata verso tutto ciò che riguarda il Casentino e i casentinesi , scrittrice sempre per passione, si è scoperta da poco tempo anche amante dell'escursionismo naturalistico e del trekking. E della buona tavola. Ma questo da sempre. Tutti settori che rendono il Casentino la sua terra ideale.

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