Movimento “Salviamo l’ospedale”: ecco come si è svolto il secondo incontro con le istituzioni

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L'ospedale del Casentino

Mercoledì 3 gennaio 2018 si è svolto il secondo incontro, a distanza di pochi giorni da quello del 27 dicembre, tra i rappresentanti del Movimento casentinese “Salviamo l’Ospedale e i Servizi del Territorio” e la Dirigenza dell’Azienda Usl Toscana sud est (presenti il Dott. Massimo Gialli – Direttore Responsabile del Presidio Ospedaliero, il Dott. Carlo Montaini – Direttore della Zona Distretto, il Dott. Claudio Cammillini – Direttore di stabilimento). I Direttori hanno portato i dati relativi all’attività svolta dal Presidio Ospedaliero di Bibbiena nel 2017, per metterli a confronto con gli anni precedenti.
Spiegano i Coordinatori del Movimento: “Con favore abbiamo appreso delle nuove implementazioni relative alle sedute di Chirurgia Ortopedica, con possibilità di effettuare ingessature in zona; del buon funzionamento del cosiddetto MODICA in Medicina, con la possibilità di 3+2 posti di ricovero per pazienti dimessi dal reparto di Medicina, ma non ancora in condizioni di poter rientrare al proprio domicilio; il mantenimento o potenziamento di altri ambulatori come il Day Service. Sul funzionamento del Servizio di Ostetricia e Ginecologia è stato spiegato che il percorso nascita è stato riorganizzato con presa in carico delle puerpere fino al momento del parto e poi nel post partum”. Analizzate anche le attività del Pronto Soccorso nel 2017, con accessi stabili nei numeri rispetto ai due anni precedenti, richieste però integrazioni sui dati per capire quante persone bypassano Bibbiena per essere dirottate ad Arezzo o in altri Pronto Soccorso per patologie. È stato inoltre riscontrato un piccolo aumento degli interventi operatori rispetto all’anno precedente, con una leggera flessione degli esami endoscopici dovuta probabilmente alla mancata sostituzione di un Chirurgo Endoscopista, andato in pensione proprio nel 2017, e sostituito di recente con altro Chirurgo.
“In un clima di confronto costruttivo e collaborativo – proseguono i coordinatori del Movimento – non ci siamo limitati alla verifica dei numeri che, aldilà della positività riscontrata, possono dire e non dire tanto, come il fatto che una parte delle attività ora istituzionalizzate con un nome specifico in realtà venivano fatte anche prima. Ci è sembrato positivo l’approccio della dirigenza che non si è tirata indietro alle nostre specifiche domande e alla richiesta di garanzie sulla Chirurgia del futuro e sulla Rianimazione: i due nodi focali su cui il Movimento non cederà di un passo. Allo stesso modo non si potrà prescindere dalla presenza degli Anestesisti, su cui voci insistenti parlano di un possibile ridimensionamento. Il mandato delle associazioni che rappresentiamo è di difendere la Rianimazione e mantenere un buon livello per la Chirurgia. Faremo di tutto per arrivare ad un accordo per una Sala operatoria pronta con i suoi reperibili sia per eventuali re-interventi operatori sia per straordinari interventi salvavita da valutare di volta in volta dal Chirurgo e dall’Anestesista, compatibilmente con le professionalità e le strumentazioni espresse e presenti in loco. Siamo coscienti delle difficoltà dell’Azienda nel mantenere in Casentino un organico di Anestesisti e Rianimatori che spesso creano resistenza a lavorare nel nostro territorio, tuttavia sta proprio all’Azienda trovare i meccanismi affinché ciò sia possibile. A questo scopo chiederemo appoggio anche ai Sindaci della vallata per ribadire che il Casentino è un’area disagiata bisognosa della massima attenzione e cura”.
Un drastico calo di numeri è stato infine riscontrato per la Senologia (Mammografie ed Eco Mammarie) pertanto, visto il disagio di tante casentinesi per gli spostamenti necessari agli esami, è stato chiesto di riportare il Mammografo a Bibbiena e permettere di poter effettuare gli esami in loco. Richiesta accolta dai Dirigenti, tanto più che la promessa di riportare la strumentazione era già stata espressa dal Direttore Desideri nell’assemblea di Castel San Niccolò alla fine del 2016.

Bibbiena, 8 gennaio 2018

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