Prati di Romena, il gran finale di Angelo Branduardi per Aspettando Naturalmente Pianoforte

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Il grande prato della pieve di Romena come teatro naturale, la valle del Casentino come scenario e le montagne dolci degli Appennini come sfondo.

E’ stato questo il contesto, davvero unico, in cui si è svolto al tramonto di ieri il concerto di Angelo Branduardi che ha concluso il fine settimana del festival Naturalmente pianoforte davanti a un foltissimo pubblico giunto da tutta Italia. Il concerto è iniziato nel segno di San Francesco, con il Cantico delle creature e alcuni brani del suo album l’Infinitamente piccolo, una dedica speciale, visto il contesto in cui svolgeva il concerto: Romena si affaccia sul crudo sasso de La Verna, così caro a Francesco.

Il cantautore ha poi offerto una sintesi in musica dei suoi cinquant’anni di carriera, proponendo alcune perle del suo repertorio tra musica antica, pop, folk. Una versione speciale de “Alla fiera dell’est” è stato il congedo dell’artista in piena sintonia con l’arrivo delle prime luci della sera. Il concerto al tramonto di Romena è stato il bellissimo epilogo di un fine settimana in cui il festival dedicato al pianoforte ha regalato tante altre emozioni musicali, a partire dai concerti di Niccolò Fabi e della coppia jazz formata da Paolo Fresu e Omar Sosa. Fabi, nella gremitissima piazza di Pratovecchio, ha presentato una versione speciale del suo “Solo tour estate”, lo spettacolo in cui racconta in musica i suoi 25 anni di carriera. Nell’occasione Fabi ha potuto festeggiare la recentissima assegnazione della Targa Tenco 2023, per la canzone “Andare oltre”. Anche Il grande jazz si è affacciato sulla ribalta di Naturalmente pianoforte grazie a due artisti conosciuti in tutto il mondo come Paolo Fresu e Omar Sosa: il trombettista sardo e il pianista cubano hanno regalato una serata originale con un mix di jazz, musica cubana, Africa e world music, al centro della quale c’è stata la presentazione del loro ultimo album “Food”. Intorno a questi eventi centrali il festival ha proposto decine di concerti di pianoforte, distribuiti in vari scenari del paese, dei borghi e dei castelli circostanti. Il festival ha cadenza biennale, eppure quest’anno, anche nell’edizione di attesa, ha proposto ugualmente grandissimi eventi. L’idea di PratoVeteri, l’associazione paesana che organizza il festival, è quella di valorizzare l’alta valle dell’Arno attraverso un connubio speciale con la musica; quest’anno in particolare il festival ha celebrato i 30 anni del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

A questa ricorrenza è stato dedicata tutta la manifestazione incluso un evento speciale: un piccolo concerto che Paolo Fresu ha tenuto in foresta per un pubblico specialissimo, i faggi secolari del Parco.

Foto di Ilaria Bertini

 

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