Sesta giornata nazionale della Bioeconomia: l’esempio di due aziende casentinesi

L’evento coordinato e organizzato da Dream Italia a Officine Capodarno


Fattoria di Selvoli e fattoria Fonte dei Serri saranno due tra gli esempi di bioeconomia in agricoltura che verranno portati come buone pratiche alla Sesta edizione della Giornata Nazionale della Bioeconomia, con un focus sull’agricoltura che si svolgerà in collegamento nazionale giovedì 23 maggio 2024 presso Officine Capodarno a Stia.

A rendere possibile questo è Dream Italia che, insieme all’Università di Firenze e a CESIE è portavoce italiano del progetto europeo RELIEF, finanziato attraverso il programma Erasmus+.

Selvoli è un’azienda biologica certificata dove l’attenzione per la sostenibilità è altissima e dove si utilizzano fonti di energia rinnovabili per macinare e per altre attività.  Anche la fitodepurazione è utilizzata per i reflui aziendali e domestici, con il relativo recupero delle acque. Ovviamente c’è un’attenzione particolare al compostaggio dei rifiuti organici domestici e aziendali e il recupero delle acque piovane. Inoltre l’azienda è condotta secondo i principi della biodinamica senza alcun utilizzo di sostanze chimiche.

Fonte sei Serri è un’azienda biologica e a ciclo chiuso da trenta anni. Non si utilizzano mangini per gli animali e si punta a utilizzare fonti di energia rinnovabili e alternative. All’interno dell’azienda c’è da tempo un piccolo caseificio dove il siero viene dato ai suini. Inoltre l’azienda ha scelto la strada della vendita diretta dei loro prodotti perché questo consente di spiegare meglio la provenienza e i percorsi di lavorazione.

Per bioeconomia si intende proprio questo, ovvero l’utilizzo di risorse biologiche rinnovabili per produrre cibo, energia e materiale.

La giornata organizzata presso Officine Capodarno e online, in collegamento nazionale, si aprirà alle ore 9.30 con vari interventi incentrati sulla diffusione di buone pratiche di bioeconomia in agricoltura.

Gresa Martiri, responsabile del progetto Relief per Dream Italia spiega: “Per noi portare l’esempio di alcune realtà locali a livello nazionale è molto importante poiché ci consente di mostrare il nostro impegno accanto alle piccole realtà locali che, in questi anni, si sono fatte portatrici di pratiche virtuose a favore della salute umana e dell’ambiente”.

Mariasole Galfré, collaboratrice tecnica di Dream e ambasciatrice italiana della Resilienza alle conseguenze dei cambiamenti climatici commenta: “L’adozione da parte delle aziende agricole di metodi efficienti attraverso i quali utilizzare al meglio il naturale resta una delle soluzioni alle tante sfide che l’agricoltura dovrà affrontare nel futuro soprattutto in riferimento ai cambiamenti climatici sui quali DREAm sta lavorando molto con il suo team di professionisti”.

 

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