Tryglav: il black metal made in Casentino

Abbiamo incontrato Boris Behara, membro della one-man band Tryglav, che lo scorso 21 marzo ha lanciato il suo primo singolo, Night of the Whispering Souls, tratto dall’omonimo album che verrà pubblicato il 31 maggio 2019 dall’etichetta discografica torinese Rockshots Records.
Boris è nato in Croazia nel 1989, ma è cresciuto ad Ortignano-Raggiolo, dove ha preso vita il suo interessante progetto musicale. One-man band significa che il gruppo musicale è formato da una sola persona, e questo è il caso dei Tryglav, o forse dovremmo dire di Tryglav, perché Boris è il solo ideatore ed esecutore di tutte le tracce strumentali (salvo alcune parti), dalla batteria, alla traccia del basso fino alla chitarra.

Ma quando, e come è nata questa passione per il black metal?
«A partire dai 14/15 anni mi sono approcciato al mondo del rock e dell’alternative metal, ascoltavo specialmente i Linkin Park, poi sono passato a gruppi, diciamo, un po’ più pesanti, come gli Slipknot e i Lamb of God. Un giorno mio fratello comprò un album dei Marduk (gruppo black metal svedese n.d.r.), che inizialmente non mi piaceva proprio per niente, poi ho pian piano iniziato ad apprezzare il genere, e i Marduk sono tutt’ora il mio gruppo preferito».

Ovviamente non ti limitavi solo all’ascolto…
«No, infatti a 17 anni iniziai a suonare la chitarra, e a 19 cominciai a suonare in alcuni gruppi formati da persone interessate al genere. Però c’era un problema: nella zona di Arezzo e dintorni era molto difficile trovare un batterista che sapesse suonare metal estremo, così abbandonai la chitarra e mi dedicai alla batteria!»

Chi ti ha insegnato?
«Nessuno. Ho fatto tutto da autodidatta. In quel periodo non lavoravo, stavo in cantina 8 ore al giorno guardando tutorial ed esercitandomi con una batteria di modesta qualità, anzi, inizialmente suonavo su quaderni e pentole! Ho trasformato un periodo di frustrazione dato dalla mancanza di un impiego, in qualcosa di costruttivo, sfruttando questo tempo morto per imparare qualcosa, e alla fine ne ho fatto una passione. Stavo davanti alla batteria tutto il giorno tutti i giorni, e anche dopo aver trovato lavoro, appena avevo tempo libero, mi mettevo a suonare e a studiare. La batteria era diventata il mio unico amore».

Quando hai deciso che la musica per te poteva diventare qualcosa di più che una passione?
«Dopo varie esperienze e progetti che non sono andati in porto, e dopo essermi reso conto che mi stavo avvicinando ai 30, mi sono detto “basta, adesso faccio tutto da me!” Volevo provare a fare qualcosa di diverso, la chitarra e la batteria le sapevo suonare, cantare sapevo cantare, quindi ho deciso di registrare, e nel corso degli anni ho comprato le strumentazioni e gli impianti».

E così hai iniziato ad incidere l’album.
«Sì, a partire da marzo 2018 per finire a gennaio di quest’anno. Ho contattato un cantante australiano Morbid, che ha registrato le tracce della voce cantando i miei testi».

Di cosa parlano i tuoi testi?
«Generalmente il black metal tratta tematiche molto discusse, dal paganesimo al satanismo, ma il più delle volte è tutto basato sull’ironia, e non va preso troppo sul serio. Tuttavia i miei testi sono basati su ben altro: ho voluto incentrarmi sulle trame dei film horror degli anni ‘80, oppure su storie inventate da me, sempre sul tema horror».

E il nome Tryglav?
«Triglav è il nome del monte più alto della Slovenia, e deriva da un dio della mitologia slava: Triglav o Troglav. È da qui che ho preso spunto per il nome del progetto».

Lo stile è deciso, d’impatto, la copertina dell’album non passa inosservata perché l’immagine in questo genere musicale gioca un buon 60%. La sua musica è stata definita melodica e aggressiva: un black metal classico, influenzato però dalla sua personale interpretazione e visione. Boris ha creato qualcosa di sicuramente nuovo e interessante, il singolo è già stato mandato in onda dall’emittente Britannica Radio Rock, e menzionato da diverse pagine web internazionali.
Boris è autodidatta anche nel canto. Il metal e i suoi innumerevoli sottogeneri non sono, come in molti credono, “musica urlata”. C’è una tecnica ben precisa che richiede tanta esercitazione e anni di studio.

Qui potete ascoltare il singolo Night of the Whispering Souls, ed è disponibile il pre-order sullo store ufficiale dell’etichetta.

Mentre attendiamo il debutto dell’album, noi della redazione facciamo a Tryglav i nostri migliori auguri!

 

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