“Un Grande Escluso fra gli Esclusi”: tre giorni di convegno su Dante a Poppi

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Foto di Stefano Gambineri
Il 23, 24, 25 luglio un Convegno Internazionale fra il Castello di Poppi e la Pieve di Romena, in occasione dei 700 anni dalla morte del PoetaSono trascorsi 7 secoli dalla morte di Dante Alighieri e la sua figura, come le sue opere e la sua vita, emblematica del suo tempo e paradigmatica della figura dell’esule, rimane ancora una storia da raccontare e da cui imparare anche – e soprattutto – nel XXI secolo. “E’ proprio per riflettere sull’attualità di Dante, in quanto uomo, poeta e di esule, che il Comune di Poppi ha organizzato un convegno internazionale di studi dal titolo “Un Grande Escluso tra gli Esclusi”,” dichiara il Sindaco di Poppi, Carlo Toni. Tre giorni di conferenze che si terranno fra il Castello dei Conti Guidi, venerdì 23 e sabato 24 luglio e presso l’Auditorium di Fraternità alla Pieve di Romena, domenica 25. L’evento, completamente gratuito e inserito all’interno del cartellone di iniziative diffuse della Regione Toscana “Dante O Tosco – Celebrazioni 700°” è stato organizzato grazie alla collaborazione con il Progetto S.A.I. che insiste nel territorio casentinese, dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino e dalla Fraternità di Romena.“A partire dalla locandina dell’iniziativa si può già capire l’intento del Convegno: celebrare i 700 anni dalla morte dell’Alighieri, perché continui a parlarci, ci aiuti a riflettere e perseveri nell’insegnarci il nostro mondo, grazie al suo”, ha dichiarato Eleonora Ducci, presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino. Nell’immagine ufficiale del Convegno, infatti, si vedono Dante e Virgilio al cospetto di Caronte, il traghettatore dell’Ade, nella famosa scena del terzo canto dell’Inferno, quella di “Vuolsi così, colà dove si puote, ciò che si vuole e più non dimandare”. Un Caronte che però dietro di sé ha già dei passeggeri, porta dei migranti, gli esclusi di oggi. L’opera, dell’artista biturgense Maurizio Rapiti, è una rivisitazione fatta ad hoc proprio per l’iniziativa di Poppi, di un dipinto di Paolo Vetri del 1874, oggi custodito a Palermo, presso la Galleria di Arte Moderna “Empedocle Restivo”.I lavori inizieranno venerdì pomeriggio, al Castello di Poppi, dove ancora oggi basta ricordare la vicenda dantesca, per sentire ancora il fracasso di armi e armature, e l’ansimare di uomini e cavalli che si combatterono a Campaldino .VENERDI’ 23 LUGLIO – POPPI. A partire dalle 16,00, dunque, si apriranno i lavori con una conferenza dal titolo “Un problema attuale”, a cui parteciperanno come relatori, il professor Federico Canaccini, direttore scientifico del convegno, nonché storico medievalista presso l’Università Salesiana di Roma e presso la Uninettuno e autore di “1289. La Battaglia di Campaldino”, uscito lo scorso aprile per Laterza. Insieme a lui, l’onorevole Riccardo Nencini, profondo conoscitore della storia medievale toscana e rinomato uomo politico, oltre che storico, insieme al professor Maurizio Ambrosini, sociologo dei processi migratori all’Università degli Studi di Milano e responsabile scientifico del centro studi sulle migrazioni nel mediterraneo di Genova, dove dirige la rivista “Mondi Migranti”. I tre attualizzeranno il problema dantesco dell’esilio, creando una cornice per l’intero convegno a seguire. SABATO 24 LUGLIO – POPPI. Sabato 24, le conferenze ricominceranno la mattina, sempre al Castello di Poppi, stavolta a partire dalle 10,00, con una tavola rotonda dal titolo “Nel Tempo di Dante” che ci farà calare nella storia e nel tempo di Dante, grazie a Franco Franceschi, professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Siena, esperto dell’economia bassomedievale, di lavoro e corporazioni, di trasmissione dei saperi e di rivolte e conflitti sociali dell’epoca; insieme a lui anche Gian Paolo Giuseppe Scharf, medievalista dell’Università di Bergamo; Andrea Robiglio, filosofo formatosi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che attualmente lavora per conto dell’Organizzazione Olandese della Ricerca Scientifica (NWO/Katholieke Universiteit Nijmegen) e Franco Cardini, famoso storico e saggista italiano, probabilmente uno dei più grandi e conosciuti medievalisti italiani. Dalle 15,30, il secondo appuntamento della giornata, sempre nella scenografia dantesca del Castello di Poppi, entreremo “Nella Commedia di Dante”, grazie all’incontro dal titolo omonimo, con lo storico della Sapienza, Antonio Musarra, Antonio Montefusco, professore di Letteratura Latina Medievale presso l’Università Ca’ Foscari, dove, fra le altre, si è occupato di francescanesimo e dissenso religioso, oltre che di storia delle pratiche intellettuali nel Medioevo. Insieme a loro Stefano Mula, professore di italiano al Middlebury College e Simone Marchesi, laureato in italianistica a Pisa e perfezionatosi con un Master all’University of Notre Dame e con un PhD in letteratura comparata alla Princeton University, poi professore associato nel Dipartimento di Francese e Italiano a Princeton, dove studia e insegna Dante da più di vent’anni. DOMENICA 25 LUGLIO – AUDITORIUM DI FRATERNITA’ PRESSO LA PIEVE DI ROMENA. Per l’ultimo giorno il tema portante diventa quello degli esclusi di ieri, come Dante stesso lo fu e di oggi: i lavori del convegno internazionale si sposteranno alla Pieve di Romena, ospitati dalla’auditorium della Fraternità omonima, quando a partire dalle 9,30 prenderà piede la conferenza: “Gli esclusi al tempo di Dante”, in compagnia di Franciscu Sedda, professore associato presso l’Università di Cagliari dove insegna Semiotica culturale, mentre la sua produzione più recente si incentra sui rapporti fra semiotica, antropologia, filosofia e sull’imprevedibilità delle dinamiche culturali. Con lui anche Paolo Cammarosano, professore di storia medievale all’Università di Trieste e autore di importanti lavori sul rapporto tra città e campagne, tra istituzioni ecclesiastiche e laiche; Edoardo D’Angelo, dottore della Sorbona e Ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, oltre al già citato Federico Canaccini. Nel pomeriggio, a partire dalle 15,30, sempre alla Pieve di Romena, “Gli esclusi di oggi”: i relatori per quest’ultimo incontro del convegno internazionale saranno Marco Omizzolo, autore di numerosi saggi sul tema dello sfruttamento lavorativo nelle campagne italiane, sul caporalato e sulla tratta internazionale a scopo di sfruttamento lavorativo e firma per i temi di carattere sociale per riviste come L’Espresso, Il Manifesto, Articolo21 e Il Venerdì di Repubblica. Con lui, Filomeno Lopes, scrittore e giornalista originario della Guinea Bissau, oggi a Radio Vaticana e autore di “Dalla mediocrità all’eccellenza. Riflessioni filosofiche di un immigrante africano”, di “E se l’Africa scomparisse dal mappamondo?” e di “Filosofia intorno al fuoco, Il pensiero africano contemporaneo tra memoria e futuro”. Che faranno un quadro su esiliati ed esclusi oggi.
 

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