Un pensiero al giorno: “Che ne sai tu di un campo di grano…”

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Foto di Carlo Gabrielli

Che ne sai tu di un campo di grano…

La macchina andava,

andava in quel mare giallo,

un mare di fili di pane, che ondulavano al sole

ed eran perfetti.

La macchina andava e falciava quel mare,

con tutto la vita al suo interno.

Piccoli insetti, lucertole, nidi di uccello, piccole serpi,

la macchina si portava via tutto

e nel campo non rimaneva che grano falciato e desolazione.

Si era fatto per le farine,

per saziare pance affamate e bisognose di quell’oro essenziale.

La macchina andava e mentre andava, raccontava ciò che succede

durante la vita; Non esiste di far cosa buona,

senza commettere al contempo, cosa cattiva.

E la macchina andava, mentre tu… che ne sai tu di un campo di grano?

A me, a tutti

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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