Un pensiero al giorno: “Stare vicino al dolore”

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Foto di Sabine van Erp da Pixabay

Stare vicino al dolore

Stare vicino al dolore, spesso è dolore,

e questo ti assorbe e ti fa assumere maschere che ti appartengono poco.

Stare vicino al dolore ti forgia, e ti rende più forte,

ma alle volte ti assorbe e ti trascina in un vortice buio.

Chi sta vicino al dolore s’inventa danze chiassose,

fa giochi sublimi per esorcizzare il momento,

e il tutto, mentre si asciuga gli occhi,

perché il dolore non deve guardare il suo pianto.

Gli occhi di chi sta vicino al dolore,

sono cerchiati da ore passate a vegliare,

e un pochino velati dalle poche cose belle, che gli girano intorno.

 Ma stare vicino al dolore vuol dire anche amore,

dedizione assoluta, e spesso…

vuol dire, meno dolore.

A Paola

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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