Un’aquila finta
Volavi sopra agli ombrelloni,
libera nel vento.
Le tue ali vibravano mentre ti alzavi
ed eri leggera.
Nessun suono emettevi, nessun verso,
soltanto il rumore delle tue vibrazioni,
uno sbattere leggero e costante.
Non avevi né corpo né anima,
perché eri fatta di carta plastificata,
eppure, il tuo movimento era vero,
pareva esser fatto da carne e da ossa.
Ti osservavo e mi trovavo a sorridere
mentre ciò mi faceva riflettere
su una cosa importante…
Che non esisteva in te alcuna inutilità.
Volavi libera nel vento,
aquila sublime e leggera,
e tenevi la gente con la testa all’insù,
a sognare un pochino!