8 marzo 2022
Non sono mai stata legata alla festa della donna, anzi,
questa “festa” mi ha sempre portato tristezza per svariati motivi
e ritengo che la mimosa stia bene lì dove sta…
attaccata sugli alberi.
Ma quest’anno voglio rivolgere un pensiero a quelle donne
a cui gli eventi, hanno private di tutto.
Oggi ci sono donne che vivono in strada,
che hanno dovuto lasciare la casa e
perfino i compagni di vita,
che sono rimasti a combattere una guerra non sua.
A quelle donne che non hanno più nulla,
che non possono prendersi cura dei figli e di sé,
che sono allo sbaraglio, che vivono il freddo,
la fame e la paura costante.
Voglio rivolgere il mio pensiero a tutte quelle donne che oggi in Ucraina
ma, anche in altre parti del mondo,
vivono una vita sfregiata, ostile e faticosa,
una vita dove la musica che riecheggia nei vicoli
altro non è che quella delle mitraglie e delle sirene,
delle bombe e del sangue.
Oggi abbasso la testa e NON VOGLIO mimose!