Vittorio Sgarbi e San Francesco. Una sera alla Verna… di Enrico Lettig

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Vittorio Sgarbi si muove leggiadro. Commenta l’arte che ritrae San Francesco, danzando tra le oltre cinquanta immagini, con la perfezione artistica che nel calcio può essere solo quella di Maradona, da fuoriclasse indiscusso.
L’itinerario del Cammino di Francesco che da Firenze ci conduce alla Verna, fa da guida.
La citazione dei versi di Dante, le opere di Giotto, Neri di Bicci, Della Robbia, Baccio Maria Bacci, Giovanni Martinelli, Michelangelo Buonarroti, Piero della Francesca – a cui, assieme a San Francesco, è dedicata la mostra del maestro Romano Boriosi – ti vanno in gola come acqua fresca; l’acqua che è più volte citata con i versi del Cantico delle Creature, in un monito alla sua università e all’uso pubblico. Per un attimo prevale l’anima politica del Sindaco di Sutri e Parlamentare, ma subito l’arte torna regina della serata. Tutto scorre sublime.
Non manca anche la sorpresa quando, al confronto con le immagini che ritraggono “La roccia di Adamo” con la Creazione di Michelangelo Buonarroti, la critica si fa benevola nella sua severità. Convincente viene definita la ricerca di Alessandro De Vivo. È un goal per tutto il Casentino. Perché da oggi Michelangelo è ancora più vicino a Chiusi della Verna. E a settembre c’è da far festa.
E questo è solo un arrivederci. In Cammino.

Enrico Lettig
Chiusi della Verna, 15 luglio 2019

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