Voci dal Casentino: Domenico Vitiello di “Non solo gomme”

Quattro chiacchiere con Domenico Vitiello, gommista – meccanico dell’autofficina “Non solo gomme” in via Roma a Ponte a Poppi.

Domenico, Mimmo per gli amici, non è di tante parole, ma nelle sue risposte c’è la concretezza di un uomo che ama il suo lavoro, e che non si tira mai indietro, un uomo, che ce la mette tutta per rimanere a galla, in un periodo così tanto faticoso come questo.
Gli ho rivolto alcune domande per conoscere meglio un’altra realtà, messa davvero a dura prova.

Immagino che anche per la tua categoria, questi siano tempi non eccellenti. Mi sbaglio?
Sicuramente questi tempi sono duri per tutte le categorie, e a mio avviso, per le categorie a partita IVA, ancora di più. Il mio lavoro è quello di ripristinare le automobili dall’usura, e come sai, presso la mia autofficina si fanno i cambi delle gomme, ma se le auto non viaggiano, le gomme rimangono sempre nuove, e chiaramente, non necessitano di nessun cambio. Questo vale anche per il cambio dell’olio, dei freni e tutto il resto. La gente è stata chiusa in casa per mesi, i più lavoravano, e stanno ancora lavorando in Smart Working, per cui, anche le auto, sono rimaste dentro ai garage, o ad aspettare nei parcheggi più vicini alle abitazioni.
Da quanto tempo esiste la tua officina dal simpatico nome di: “Non solo gomme”, e che tipo di servizi fate?
La mia officina esiste dal 2015, ed è un’azienda a conduzione familiare. Io mi occupo del lavoro pratico, mentre mia moglie Antonella cura la parte burocratica. Devo dire che in condizioni normali, siamo una bella squadra io e lei, anche se il sacrificio è tanto. Ma noi siamo contenti di questa nostra realtà.
Facciamo servizi di cambio gomme, di olio, e di filtri in generale, lavoriamo tante ore al giorno e le mie mani alla sera sono sempre molto sporche. Ma a noi va bene, perché riteniamo che lo sporco che procura il lavoro, sia il più pulito di tutti.
La vostra officina è per l’appunto pulita come un salotto, sicuramente c’è lo zampino di tua moglie Antonella, ne sono sicura.
Lei è così, per le pulizie, una vera e propria “pignola”, e quindi se è così pulito, lo devo assolutamente a lei che riesce ad avere occhio per tutto ciò che la circonda.
Avete intenzione di fare delle convenzioni ai vostri clienti in questo periodo particolare?
In questo periodo buio per tutti, le aziende che ci forniscono la merce, hanno fatto il loro solito aumento annuale, noi, invece abbiamo deciso di non aumentare nessun servizio, così facendo, ci sentiamo di contribuire alla comunità, perché francamente, anche se tutto per noi è rincarato, non ce la sentiamo di mettere in croce i nostri clienti, non saremmo noi, altrimenti.
Raccontati a ruota libera…
Anche se la situazione non è delle migliori voglio essere ottimista perché amo il mio lavoro. Ho iniziato a fare il meccanico a soli quattordici anni, appena finito le scuole medie. Più lavoravo, più la passione cresceva con me, e dopo anni di gavetta come meccanico operaio, ho deciso di realizzare questo mio sogno.
Per ora non me ne sono mai pentito, perché mi sta dando tante soddisfazioni, in primis la fiducia che mi danno i miei clienti, e poi, l’orgoglio che vedo negli occhi di mia moglie e delle mie figlie.
Infatti è proprio pensando a loro, che stringo i denti e vado avanti, è per loro che spero tutto torni alla normalità e che si possa lavorare ancora tanto, per poi un domani, tramandare tutto alle mie ragazze.
Credo che tutti i padri sentano il bisogno di lasciare qualcosa di concreto ai propri figli e io ce la sto mettendo tutta, per fare in modo di renderle orgogliose e di lasciar loro qualcosa, se non altro, l’insegnamento di aver fatto del mio meglio.
Ascoltare le parole di Mimmo è stato a tratti emozionante, perché in lui è molto radicato il concetto di costruire qualcosa per le sue ragazze, e questo lo ritengo un valore davvero grande, valore che dovrebbe accomunare tutti i padri del mondo.
Grazie di cuore per esserti lasciato conoscere Mimmo, e un grazie anche ad Antonella.

 

Marina Martinelli
Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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