Voci dal Casentino – Emanuela Vestrucci da commessa a titolare di Tuttosport

Intervista a Emanuela Vestrucci, titolare del negozio “Tuttosport”, che si trova all’interno della galleria del centro commerciale “Il palazzzetto” di Bibbiena.

 Da commessa di negozio, a titolare imprenditrice. Hai fatto un salto coraggioso e ammirevole. Vuoi raccontarci la storia del tuo negozio?

 -Tuttosport nasce nel 1966, dall’idea di Moranda Ciabini e Luigi Acciai, come caccia e pesca. Nella sua evoluzione è sempre stato caratterizzato dalla qualità dei prodotti e dall’abbondante scelta degli articoli. Queste caratteristiche lo hanno reso un punto di riferimento per gli sportivi della vallata casentinese, e non solo. È seguendo questa impostazione che anche oggi, continuo a selezionare i migliori brand sportivi, convinta che questa ricerca, sia il punto di forza della mia attività, ovvero; offrire sempre il massimo ai miei clienti.

Ho iniziato a lavorare per Tuttosport nel 2000, quando ancora facevo l’università, e un’amica di famiglia mi disse che stavano cercando una commessa. Fu così, che andai a fare il colloquio. Devo dire che Moranda e Luigi mi hanno accolto amorevolmente da subito, e negli anni, mi hanno insegnato un mestiere dandomi la possibilità di crescere, lavorativamente e umanamente. È stato in quel periodo che ho scoperto che, nonostante la mia timidezza, amavo lavorare al pubblico, e questo è stato il motore che mi ha portato al punto in cui mi trovo adesso. –

Per il tuo settore le restrizioni del periodo Covid, sono state meno rigide?

-Durante il Lockdown anche il mio negozio, come per la maggioranza delle attività commerciali, è rimasto chiuso, ma, le cose sono andate diversamente con l’entrata in zona rossa avvenuta nel mese di novembre. Il nuovo DPCM infatti, ci ha permesso di rimanere aperti, in quanto negozio specializzato di articoli sportivi. Ti lascio immaginare il sollievo nel sapere che potevo continuare a lavorare, ma in realtà il sollievo si è accompagnato ben presto all’apprensione, poiché mi sono resa conto che lo stare aperti, significava non poter più accedere a nessuna forma di aiuto, che fossero contributi o quant’altro, al contempo però, ho dovuto lavorare con una clientela ridotta ai minimi termini.

Devo comunque ringraziare i miei affezionati clienti, che con le loro richieste di consegne a domicilio, mi hanno permesso di rimanere in forze, nei periodi più bui. Ovviamente dico questo, con il massimo rispetto e appoggio verso le attività che invece sono dovute rimanere chiuse. La mia non vuole essere una lamentela, ma una constatazione del rovescio della medaglia, e di ciò che ha voluto dire rimanere aperti in zona rossa. Non è tutto oro quello che luccica! –

Hai fatto un bel salto dopo tanti anni in Bibbiena alta. Oggi che hai portato il tuo negozio al centro commerciale di Bibbiena Stazione, immagino che tutto vada in maniera diversa. Vuoi raccontarci di questa tua scelta?

-Quella che tu definisci scelta, è stata una delle decisioni più difficili che abbia preso nella mia vita. Lavorare nel centro storico è stato bellissimo, e bellissimo è il rapporto instaurato con alcuni commercianti di Bibbiena alta, che fortunatamente posso tutt’oggi definire amici.

Nel 2007, finiti i miei studi universitari ho rilevato l’attività del Tuttosport, e nel tempo ho maturato la convinzione che per la tipologia della mia attività, c’era la necessità di un rinnovamento d’immagine, e anche le nostre maggiori aziende fornitrici, ci spingevano per un ammodernamento dei locali e per lo spostamento dell’attività verso il centro commerciale, a causa delle difficili situazioni in cui versavano i centri storici in generale. La somma di tutti questi fattori mi ha portato alla decisione dello spostamento. Oggi, col senno di poi, mi sono resa conto che era una decisione inevitabile e che ha decisamente migliorato le nostre condizioni di vendita. –

All’interno del tuo negozio si possono trovare articoli per molteplici discipline sportive. Vuoi elencarcele e dirci quale ti piace trattare di più, e perché?

-Una delle caratteristiche originarie del negozio Tuttosport che ho mantenuto nel tempo, è quella della varietà di discipline sportive trattate. All’interno del negozio infatti, è possibile trovare articoli per attività, come: calcio, nuoto, pallavolo, tennis, Karate, danza classica e moderna, ginnastica ritmica, basket, running, trail, hiking, trekking, ciclismo, sci, ciaspolata, ping pong e tutto ciò che serve per la palestra. A tutto questo, ovviamente uniamo una vasta gamma di abbigliamento e scarpe per il tempo libero.

Alcune discipline hanno bisogno di una preparazione e di una conoscenza più profonda e specifica per essere trattate. Faccio però fatica a dirti quale è lo sport che tratto con più piacere, perché tutti hanno il loro fascino, in generale posso affermare che mi piace poter consigliare e dare alle persone, l’occorrente adeguato a potersi divertire con il suo sport preferito. –

Da donna che lavora, so bene quanto sia difficile organizzare il lavoro, la famiglia i figli. Immagino che dovrai correre non poco per arrivare a tutto…

-Definirei la mia vita una partita a Tetris, a dir la verità, mi è sempre piaciuto giocarci. Incastrare la casa, il lavoro, il matrimonio, i miei due meravigliosi bambini, le amicizie e non ultimo, l’essere donna, non è sempre facile, anzi, non lo è quasi mai. Spesso mi autocritico per le poche attenzioni date a uno o all’altro aspetto della mia vita a causa della mancanza di tempo, ma posso dire che cerco di fare del mio meglio, e spero tanto che ciò mi giustifichi, almeno un pochino. In tutto questo; “corri e incastra” devo ringraziare, per l’enorme aiuto che ricevo quotidianamente, i miei genitori e i miei suoceri. A loro affido il bene più prezioso che ho, ovvero i miei bambini, e sapere che loro sono felici e al sicuro, mi aiuta ad affrontare tutto con serenità. Anche l’aiuto tecnico e psicologico, che ricevo da mio marito, conta molto per me, in realtà è lui che mi supporta e sopporta nelle scelte più difficili del lavoro e della vita. –

È palese che il tuo lavoro ti piaccia. Rifaresti tutto daccapo, e con le stesse modalità?

-Mi fa piacere che anche gli altri percepiscano il piacere che provo nel fare il mio lavoro. Spesso penso alla fortuna che ho a poter fare ciò per cui mi alzo volentieri al mattino, del resto, non è poi così scontato…

Risponderti che farei tutto daccapo, mi farebbe peccare di superbia, ma non posso negare che non cambierei tantissimo le mie scelte perché nel bene e nel male, mi hanno portato dove sono oggi. Sicuramente, rifarei l’università, che se pur fatta con l’obbiettivo di un lavoro completamente diverso da quello che svolgo, comunque mi ha formata a livello caratteriale e culturale. Forse anticiperei nel tempo qualcosa, ma poi in realtà, chissà se farei bene. –

Raccontati a ruota libera

-Questa è la mia parte più difficile perché sono molto riservata soprattutto nel mio aspetto privato. Mi ritengo una persona onesta e positiva, e forse di questi tempi non sono gli aggettivi giusti per vivere bene, ma sono questa. Amo il mio lavoro, con tutte le sensazioni che mi regala, mi piace soprattutto stare a contatto con la gente, ed è proprio per la gente che ho tenuto e tengo duro, durante questo brutto periodo, anzi, è proprio in questo periodo che ho pensato e messo a frutto nuove idee, che a breve prenderanno vita. Comunque penso che l’importante sia non fermarsi e guardare sempre avanti, magari cambiando qualcosa, il che può essere interessante per il futuro.

Quando ero ancora commessa, Luigi, con la sua grande esperienza lavorativa nel mio settore mi disse: “Avere un negozio è come avere un bambino sempre piccolo”, e aveva decisamente ragione, perché è proprio così, il negozio è sempre nei tuoi pensieri, ha sempre bisogno di te, e a volte sei preoccupata per lui, ma molto spesso ti fa sentire felice.

Stare insieme a Emanuela è stato interessante, perché la sua serietà e determinazione mi hanno fatto conoscere un lato di lei che ho fortemente ammirato e fatto un po’ mio. Per il resto non ci resta che ricordare che il negozio “Tuttosport” di Bibbiena, è sicuramente il più fornito e vario che c’è… quindi, a voi la scelta! Grazie Emanuela.

Marina Martinelli
Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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