Voci dal Casentino: “Impariamo a sorridere”… un vero e proprio successo!

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La serata dell’ultimo dell’anno, dedicata ad “Impariamo a sorridere”, un contributo per la Fondazione Alice, è stata un vero e proprio successo, sicuramente per la tanta presenza di persone che si sono connesse via facebook per stare insieme a Marco Corazzesi, in arte ComaKema e a Lenny Graziani, ma soprattutto per la semplice voglia di donare, tenendo viva la prospettiva per la quale, i due “mattatori” casentinesi, si sono prodigati al fine di realizzare questa serata a scopo benefico.
Le associazioni che hanno partecipato sono state tante e hanno abbracciato tutti i paesi di questa nostra meravigliosa vallata, che soprattutto quando si tratta di essere altruista, c’è sempre.
Tutto è stato veramente gradevole, alla serata si sono affacciati artisti di vario genere e associazioni pronte a dare un contributo a questo fine straordinario insito nel piacere di donare. Purtroppo alcuni sono rimasti momentaneamente fuori da questo progetto perché il tempo a disposizione non era illimitato, ma ciò che conta è che il percorso va avanti, è appena iniziato e ci sarà occasione per tutti di contribuire, di fare squadra, di esserci.
A questo proposito Simone Ciulli, presidente della Fondazione Alice, ci tiene a porgere i suoi ringraziamenti e a rivolgerli a tutti coloro che hanno aderito a questo progetto e a tutti quelli che vorranno farlo. Userò, a tal proposito, parole assolutamente sue.
-Ci tengo a dire, – racconta Simone – che riguardo alla serata dell’ultimo dell’anno e alla conseguente raccolta fondi, al di là del bellissimo spettacolo e all’impegno che Marco e Lenny hanno profuso, il pensiero che mi è venuto in mente durante la serata, è un pensiero molto semplice. Da tredici anni sono in Casentino e mi occupo, a titolo gratuito, di disabilità; fino ad adesso ho ospitato famiglie con ragazzi disabili e il mio lavoro era semplicemente quello di prendermi cura di loro per permettere alle famiglie, cose molto semplici, come ad esempio dormire un pochino, o andare a fare una passeggiata, o magari a mangiare una pizza, mentre io mi occupavo dei loro figli.
Dopo questa esperienza che continuerà nel tempo, abbiamo cominciato a lavorare a dei progetti precisi, rivolti a due disabili, uno grave e uno gravissimo, che sono venuti a vivere qui, in Fondazione.
Devo dire che tredici anni sono stati lunghi e faticosi, ma li ripercorrerei daccapo, nonostante tutto. Mi sono sentito spesso da solo, privo di forse e a corto di energie e di entusiasmo. Pensavo di non avere niente intorno se non lo sguardo rivolto al cielo di tante persone, quello stesso sguardo che da parte mia c’è sempre. Ma quello di cui non ero certo era di non essere solo. Ebbene, il 31 notte mi sono accorto che intorno a me esiste un mondo straordinario, un mondo che ha contribuito a costruire qualcosa.
Quasi tutte le persone che hanno parlato chiedendo contributi per la Fondazione Alice, sono volti che io non ho mai visto e che si sono adoperati per me, per noi, e questo mi fa sentire forte, mi fa sentire come abbracciato in questo difficile cammino. Vorrei restituire ad ognuno di loro l’abbraccio che mi ha rivolto, guardarlo dritto negli occhi e dirgli … grazie di cuore.
Un grazie particolare va a Marco Corazzesi e a Lenny Graziani, per l’idea avuta e l’impegno dimostrato a portarla avanti nel migliore dei modi. Simone –
La pagina facebook è: https://www.facebook.com/impariamoasorriderealice/
Questo è il Link per effettuare le vostre donazioni: https://gofund.me/1a1bd49b

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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