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Quanto accaduto questa estate all’Unione dei Comuni, oltre ad aver tenuto banco nei media e nei social network per tutta la bella stagione e oltre ad aver appassionato (e fatto arrabbiare) molti casentinesi, ha, in effetti, un che di farsesco. La farsa, difatti, è un genere di opera teatrale che si basa su situazioni e personaggi stravaganti pur mantenendo un certo grado di realismo.

E di situazioni stravaganti (e purtroppo reali), questa estate, è il caso di dirlo, ce ne sono state molte. Senza voler giudicare nessuno e senza schierarci da una parte o dall’altra (come per altro dovrebbe fare un buon giornalista), proponiamo un breve riassunto dell’accaduto per chi, distratto dalle ferie o dalle vacanze, ne avesse perso qualche passaggio.
30 luglio. Paolo Agostini, presidente in carica dell’Unione dei Comuni, durante un consiglio aperto al pubblico (per parlare di fusioni tra comuni), rende noto di aver provveduto al licenziamento di 9 dipendenti dell’Unione da lui ritenuti in esubero. Secondo Agostini, questo provvedimento, consentirebbe ai cittadini di risparmiare circa 1 milione di euro e, addirittura, un miglior funzionamento della struttura. Al termine della burrascosa riunione, Agostini si barrica nel suo ufficio e lì trascorre la nottata. 31 luglio. Agostini, ancora barricato all’Unione dei Comuni, rende noti i nomi dei 9 dipendenti licenziati e le motivazioni e sfida i sindaci della giunta a sfiduciarlo se in disaccordo con il suo provvedimento. 31 luglio, ore 11:30. Viene convocata d’urgenza la Giunta dell’Unione dei Comuni e respinto il provvedimento sui licenziamenti di Agostini. Paolo Agostini, di conseguenza, si dimette (secondo la versione dell’Unione) e viene eletto presidente Giampaolo Tellini. Secondo Agostini, invece, non ha convocato lui la giunta, non si è dimesso e non è stato sfiduciato, ma è solo stato respinto il suo programma di licenziamenti. Pertanto, l’elezione di Tellini è illegittima e lui è ancora il presidente in carica. 1 agosto. Paolo Agostini, ritenendosi ancora il presidente in carica, si reca all’Unione di Comuni e pretende di entrare nel suo ufficio. L’ingresso gli è però negato. 11 agosto. Paolo Agostini, considerandosi ancora il legittimo presidente, convoca la Giunta dell’Unione. All’ordine del giorno, il parere legale di un esperto comprovante la legittimità della sua presidenza e l’approvazione dei licenziamenti del 30 luglio. I sindaci, ovviamente, disertano in massa l’appuntamento, ma ad Agostini è consentito di tenere una riunione aperta al pubblico nella sede dell’Unione. Ufficialmente, così riferisce Tellini, per motivi di ordine pubblico e dopo consultazione con il Prefetto. 18 agosto. Il presidente “in carica” dell’Unione, Giampaolo Tellini, invia a Paolo Agostini ufficiale diffida dal continuare a spacciarsi per presidente. 26 agosto. Paolo Agostini, incurante della recente diffida, convoca il Consiglio dell’Unione aperto al pubblico nella Sala Consiliare di via Roma per dirimere, una volta per tutte, la crisi istituzionale che sta bloccando l’ente. Ma nella sede dell’Unione trova i cancelli sbarrati e non gli è consentito entrare. 27 agosto. Paolo Agostini sposta il Consiglio dell’Unione presso la Sala Consiliare del comune di Castel San Niccolò, dove, alla presenza di alcuni consiglieri di minoranza, redige regolare verbale della seduta. 8 settembre. Giampaolo Tellini convoca il Consiglio dell’Unione in seduta aperta al pubblico. La seduta viene però subito sciolta perché manca il numero legale. 11 settembre. Viene convocato un nuovo Consiglio dell’Unione. Questa volta il numero legale c’è. La seduta si svolge regolarmente, nonostante alcuni momenti di tensione e scambi reciproci di accuse tra maggioranza e opposizione. Interviene anche Paolo Agostini che rivendica a sé il ruolo di presidente e sottolinea come questo gli sia stato tolto in maniera illegittima. Alla fine dell’incontro, viene approvato un documento unanime per il riassetto dell’ente e per portare avanti i progetti già iniziati: aree interne, ciclopista, sociale, etc. E questo, nel momento in cui scriviamo, è quanto. Nella prima parte di questo numero di CasentinoPiù, pur astenendoci dal prendere posizione a favore dell’Unione dei Comuni o di Paolo Agostini, e per dare modo al cittadino di farsi una propria opinione senza condizionamenti, abbiamo intervistato i protagonisti di questa vicenda e chi, per ovvi motivi, può riferire un’opinione politica più autorevole della nostra.
P.S. La parola farsa, usata non a caso nel titolo di questo editoriale sui generis, deriva dal vocabolo latino farcire perché, in teatro, veniva impiegata come breve interludio riempitivo tra due drammi seri. Ecco, se da una parte la speranza che tutto ciò sia un breve interludio c’è, dall’altra non vorremmo che, come da definizione, arrivassero poi i drammi seri…

 

editoriale – Cronistoria di una farsa all’italiana
speciale U.C. – Semplice, logico… scozzese!
speciale U.C. – Il Presidente è Agostini
speciale U.C. – Un Ente che potremmo chiamare 
speciale U.C. – E la montagna partorì il topolino
speciale U.C. – A colloquio con Carlo Toni
speciale U.C. – Anche Bibbiena dice la sua
speciale U.C. – L’opinione di Tellini
speciale U.C. – Sestini: sì alla fusione
posta@casentinopiu.it – Lettere in redazione
premi – Andrea Scanzi
reportage – XXI Biennale dell’Arte Fabbrile
edizioni – Se vogliamo chiamarla guida…
intervista – Andrea Bertelli, CGL
architettura & dintorni – Raggiolo
memorie – Museo della memoria
tradizione – Il giorno della Giostra
percorsi – I cammini di San Francesco
casentino selvaggio – Autunno
novelle – Il mistero delle piccole cose
intervista – Un cuore viola
casentino medievale – San Torello
casentinesi doc – Carlo Moroni
eventi – XIX Gusto dei Guidi
moda – Autunno Inverno 2015/16
sport- Gran Fondo del Casentino 2015
legge- L’Avvocato risponde
psicologando – Cuore soffocato
associazioni – Il CAI di Stia
premio letterario – Ridicasentino
lo sapevi che… – Rikipedia
wired – Windows 10
tentarnonscuoce.it – In ginocchio sui ceci…

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