Sta per arrivare il 5G (di Sandro Boschi – Wired)

Di Sandro Boschi
Se ne sente parlare da diversi mesi ma forse non è ancora ben chiaro che cosa sia questo famoso “5G”. Sembra però che voglia promettere grandi innovazioni che incideranno sulla vita di tutti noi. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza capendo nel dettaglio di che cosa si tratta

Il 5G è una rete mobile di nuova generazione che andrà a soppiantare, nel corso dei prossimi anni, le attuali reti 3G e 4G LTE. Non si tratta però solo di un miglioramento in termini di velocità, che pure subirà un incremento notevole. Con il 5G si potrà infatti utilizzare la rete mobile per una numerosa varietà di nuovi servizi che finora hanno riscontrato difficoltà a causa dei tempi di latenza (ping) troppo lunghi. Con ‘latenza’ si intende il tempo di risposta necessario per ‘reagire’ a un nostro comando o per ricevere risposta da un server remoto. Attualmente le reti mobili hanno dei tempi molto più lunghi rispetto a una connessione ADSL o con fibra ottica. Il 5G sarà invece imbattibile da tutti i punti di vista. Avremo dunque prestazioni eccezionali per i servizi di cloud, di streaming, di giochi online, ma anche grandi miglioramenti nel campo della videosorveglianza, per arrivare probabilmente alle automobili a guida automatica e alle case intelligenti dove tutto è connesso!
Ci vorranno però diversi anni prima che tutto ciò sia disponibile e soprattutto prima che vengano coperte le zone periferiche d’Italia, tra cui, ahimè, anche il nostro amato Casentino. Nel frattempo si è già tenuta l’asta con la quale i principali operatori italiani si sono aggiudicati le frequenze e in alcune grandi città sono iniziate le prime sperimentazioni, in questo modo già dai prossimi mesi potremo iniziare a utilizzare la nuova tecnologia. Teniamo presente che nessuno dei dispositivi mobili attualmente in commercio supporta il 5G. Per sfruttarlo saremo quindi costretti ancora una volta a sostituire i nostri cellulari. La velocità media di connessione supererà 1 Gbit, ma si promettono punte fino a quasi 20 Gbit, una velocità davvero inimmaginabile allo stato attuale. Saranno utilizzate frequenze molto alte, che avranno però maggiori difficoltà nella propagazione del segnale. Questo significa che saranno necessarie molte più antenne di quelle attualmente presenti sul territorio, e ciò sta già scatenando numerose proteste per i ben noti problemi di inquinamento elettromagnetico. Dovremo quindi valutare vantaggi e svantaggi, ma questo aspetto riguarda qualsiasi innovazione tecnologica.

L’evoluzione delle reti cellulari
Fino all’inizio degli anni ’90 i pochi cellulari esistenti utilizzavano una rete analogica che potremmo definire di prima generazione. Poco dopo il 1990 si passa alla trasmissione digitale che consente di inviare anche i messaggi di testo e che viene classificata di seconda generazione (2G). La terza generazione (3G) e la quarta generazione (4G) nascono tra il 2000 e il 2010 e permettono una navigazione veloce su Internet da dispositivo mobile. Se la rete analogica è stata eliminata ormai da parecchi anni, le reti 2G, 3G e 4G sono tutt’ora attive e utilizzate in automatico dai nostri cellulari in base alle varie necessità.

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