Un pensiero ogni tanto: “Certe trasmissioni”

Certe trasmissioni

Per alcune persone certe trasmissioni risultano inutili, per altre sono invenzioni create a tavolino, atte a sollevare determinati argomenti, per poi farne inevitabilmente un’audience spropositato.

Per altre persone ancora sono vere e proprie “porcate”, puzzolente spazzatura da non prendere neanche in considerazione e molto spesso mi trovano d’accordo perché alle volte si è andati a raschiare il fondo del nulla. Ma bisogna stare attenti a giudicare perché capita anche che BISOGNI andare nella spazzatura per trovare qualcosa di buono!

Poi ci sono coloro per cui questi programmi servono ad aver compagnia e a sentir chiacchierar dentro casa, sì, perché la solitudine è brutta, la solitudine è spessa come una vecchia coperta polverosa e sbiadita.  Credo che se le trasmissioni considerate “il nulla” servissero anche solo a spolverare un pochino quella coperta, sarebbe sufficiente a farle risultare buone.

Marina Martinelli
Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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