Straordinaria scoperta nella Chiesa di Sant’Andrea a Bibbiena

E’ stata una contro parete secolare a rivelare lo straordinario capolavoro artistico rinvenuto nella chiesa di Sant’Andrea di Lontrina a Bibbiena. L’affresco è del noto artista fiorentino Giuseppe Parenti. E’ stato lo storico dell’arte Michel Scipioni, grazie ad un suggerimento dell’architetto Noemi Gangi e alla  supervisione dell’architetto comunale Samuela Ristori, a portare alla luce il capolavoro raffigurante i “Due Dolenti” ovvero santa Maria Maddalena e san Giovanni Evangelista in adorazione del Crocifisso. Già da tempo Gangi aveva ipotizzato la presenza di un affresco dietro l’altare, ma solo adesso è arrivata la conferma con un eccezionale e rarissimo rinvenimento in più, ovvero la presenza della firma di Giuseppe Parenti, autore di tutte le decorazioni della chiesa, ex monastero camaldolese. Un evento rarissimo nel caso del rinvenimento di affreschi dovuto probabilmente al fatto che la nicchia è rimasta al riparo della vista, ma anche dei fenomeni avversi per secoli. Ciò che invece è noto da tempo all’interno delle mura della chiesa di Sant’Andrea di Lontrina, è la presenza di uno dei più grandi cicli di affreschi settecenteschi in terra casentinese. Purtroppo le condizioni di degrado degli stessi e la mancanza di una documentazione di riferimento, ha fatto sì che l’autore di queste grandiosi decorazioni restasse sconosciuto fino a qualche giorno fa, quando Scipioni ha portato a termine l’eccezionale scoperta. Singolari anche le modalità della scoperta: Scipioni durante un primo sopralluogo, ha notato i colori inconfondibili di un affresco attraverso un foro presente dietro l’altare. Azionando la “cateratta” di legno utilizzando delle corde e delle carrucole ancora funzionanti, lo storico d’arte ha scoperto l’affresco raffigurante i “Due Dolenti”. Ma la rivelazione più grande è stata appunto individuata sullo stipite sinistro della nicchia, dove tra polvere e ragnatele, ancora perfettamente conservata, è emersa la firma dell’autore, appunto Giuseppe Parenti. “Ci auguriamo che questa scoperta attiri l’attenzione sulle generali gravose condizioni nelle quali versa la chiesa di Sant’Andrea di Lontrina e quindi sulla necessità di salvare gli affreschi, già al limite del recuperabile” ha dichiarato Scipioni. Il Comune di Bibbiena, recependo l’importanza della scoperta, ha garantito un impegno per la pulitura della chiesa che si arricchisce così di un patrimonio artistico impensabile, che sarà oggetto di studi nei prossimi mesi.

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