Bibbiena, le bufale di Bernardini &C su Piazza Palagi

Vorrebbero far credere che il comune era obbligato ad approvare

Ora che le cose sono fatte e la rigenerazione urbana (parola di Lorenzoni) è realizzata, comincia a diffondersi il malcontento tra la gente di Bibbiena e non solo. Tutti si domandano come il comune abbia potuto autorizzare un tale intervento in quella zona. Noi del movimento Arturo ci siamo già più volte espressi al proposito mettendo in rilievo l’assurdità urbanistica dell’intervento. Ma il comune, ossia Bernardini e i suoi accoliti, sta diffondendo la sua bufala, la sua fake news come si usa dire oggi. La motivazione che l’amministrazione sta diffondendo sarebbe che il comune non poteva dire di no, era obbligato ad accettare la soluzione proposta dai proprietari dell’area e dell’ex consorzio! Una balla colossale ed anche un pietoso tentativo di giustificazione, prendendo in giro i cittadini elettori. Non importa essere degli esperti di diritto amministrativo per sapere che il comune non è obbligato ad accettare nessun intervento urbanistico, anche perché le regole è lo stesso comune che le fa. E la teoria della impossibilità del diniego contrasta anche con tutto il percorso seguito dalla stessa amministrazione che ha contrattato per mesi con la proprietà presentatrice del progetto. Se il comune era obbligato a dire di sì, che cosa ha trattato? (e la domanda sarebbe davvero da fare: che cosa ha contrattato veramente il comune o Bernardini per concedere quella autorizzazione? Ce lo faccia sapere prima o poi). Ma basta un minimo di conoscenza delle regole urbanistiche per mettere in ridicolo il tentativo di giustificazione. Intanto è il comune che fa i piani urbanistici e ne stabilisce i regolamenti attuativi. Niente impediva di sottoporre l’area dell’ex consorzio a normativa ad hoc che difendesse gli interessi pubblici, come fatto per altre zone)

Ed inoltre:

-nessuno obbligava il comune a cedere una parte della piazza al nuovo supermercato. E’ stata una regalìa del pubblico al privato

-Nessuno obbligava il comune ad applicare le deroghe agli standard urbanistici anche se possibili per legge, ma non obbligatori.

-Nessuno obbligava a monetizzare parte degli stessi standard urbanistici

-Nessuno obbligava a trasformare una piazza pubblica in parcheggio ad uso del super mercato privato.

-Nessuno obbligava ad autorizzare un parcheggio sul tetto con un pericoloso accesso sulla ex nazionale, causa di inquinamento e di intralci al traffico.

E potremmo aggiungere ancora altre cose.

Il problema è che l’intervento è stato voluto dalla giunta Bernardini e dall’allora suo potente Assessore Lorenzoni.

A proposito: ora che Lorenzoni è un eminente esponente del PD, una domanda ai nuovi dirigenti di questo partito: il PD condivide le scelte fatte dall’ex assessore?

Comunque consiglieremmo all’Arch. Lorenzoni di cancellare i post dal suo profilo facebook, quando faceva lo scozzese o si accalorava contro quel cazzaro di Renzi e contro la sua politica dei migranti o difendeva a spada tratta l’intervento di rigenerazione urbana a Bibbiena Stazione.

Auguri al nuovo partito.

Magari ora potranno essere svelati i segreti delle scelte urbanistiche di otto anni di giunta “civica” a Bibbiena, compresi quelli che hanno portato ad approvare l’intervento su Piazza Palagi ed ex consorzio. La verità ce l’hanno in casa!

Movimento Arturo, Circolo Bibbiena e Poppi

 

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