Blitz dei Carabinieri nel Lanificio di Soci! Il Sindaco Bernardini: “ho fiducia nella giustizia”

I Carabinieri Forestali irrompono in tarda mattinata nel Lanificio di Soci. Entrano nella struttura al seguito dei Vigili del Fuoco, dell’ARPAT e della ASL di Arezzo per verificare la regolarità delle emissioni dei fumi della ditta. È successo nella giornata di ieri (26 luglio 2017, ndr) a seguito di alcune segnalazioni provenienti dai cittadini preoccupati per le esalazioni fuoriuscite dalla fabbrica. Le rimostranze hanno fatto scattare i controlli da parte delle forze dell’ordine. La situazione è, tuttora, in fase di accertamento. Nei confronti dell’accaduto, il Sindaco di Bibbiena, Daniele Bernardini, non ha potuto che esprimere «piena fiducia nella giustizia e nel Corpo dei Carabinieri Forestali». Per il primo cittadino è fondamentale dare priorità alla salute dei cittadini, «pertanto – continua in un comunicato stampa – spero che si vada a fondo con scienza e coscienza, a questa questione, così da vagliare tutte le possibili situazioni e capire, innanzitutto, se cittadini e ambiente sono protetti da tutto questo». È fondamentale, però, salvaguardare anche chi lavora nella fabbrica ed evitare dunque di affrettarsi troppo in giudizi e in condanne. «Questo per un motivo essenziale – chiarisce il Sindaco –, che è quello della tutela che si deve anche alle persone che in questo luogo lavorano e a un’attività produttiva che, nonostante tutto, a tutte le vicende trascorse, continua a rimanere in piedi. Queste persone, con grandi sacrifici, hanno voluto mantenere in Casentino un’attività storica, dando lavoro a tanti, per questo devono essere garantiti in ogni modo» (sic!). La precisazione di Bernardini è figlia, più che altro, di una critica personale nei confronti delle dinamiche dell’accaduto, che hanno visto essere informata la stampa, prima del comune interessato. «Come Sindaco – afferma –, sono stato messo a conoscenza di questa procedura solo dai responsabili del lanificio che ieri mi hanno avvertito, mentre noto che la stampa è stata ampliamente coinvolta e in modo sollecito. Giustamente il bene e l’interesse pubblico devono essere tutelati anche in questo modo, ossia mettendo al corrente l’opinione pubblica di tutto ciò che accade sul territorio. Ma visto che le indagini sono ancora in corso e tutto dovrà essere vagliato, mi duole assistere a un processo ante litteram e certamente non in sedi adeguate» (sic!). Infine, conclude dichiarando che seguirà «con attenzione ogni particolare di questa vicenda, nella speranza che si arrivi prestissimo a una conclusione e questo, – ribadisce –, per la tutela di cittadini e ambiente che sono beni di assoluta importanza» (sic!).

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