Capolona, la vecchia stazione ferroviaria riprende via grazie al comune e ad Auser

Una vecchia e dismessa stazione ferroviaria è stata riportata a nuova vita con il progetto del Comune di Capolona e la buona volontà di Auser che qui trova la sua identità territoriale

E’ una bella storia quella della vecchia stazione ferroviaria nel centro del paese di Capolona. Un immobile non più utilizzato tecnicamente dalla Ferroviaria Italiana da qualche decennio e che la Regione Toscana, grazie anche all’interessamento di LFI,  ha dato in concessione all’Amministrazione Comunale di Capolona dopo un iter durato quasi cinque anni anche a causa del covid.

Una vecchia stazione ferroviaria che come ogni immobile non utilizzato era in forte degrado dando un’immagine negativa al paese  e che Mario Francesconi con la sua Giunta, sin dalla sua elezione, aveva cercato di acquisire per concederla ad una associazione, mentre Auser era alla ricerca di una sede per essere più visibile ed avere una identità.

“Un’associazione quella con Presidente Franco Mari che già collabora con il nostro comune – ha detto Mario Francesconi, Sindaco di Capolona – svolge da diversi anni il servizio di accompagnamento dei bambini durante il trasporto scolastico e ha dato prova di serietà e competenza, un’associazione di non più giovani ma che hanno voglia di  partecipare in modo attivo alla vita di comunità.”

Il passaggio delle chiavi da Mario Francesco a Franco Mari è avvenuto alla presenza dell’ing. Mario Banelli, direttore della LFI, del Sindaco di Subbiano, Ilaria Mattesini, che ha ribadito nell’occasione che Auser “Offre una vicinanza ai cittadini che non è proprio di tutte le associazioni”.

Di lavoro ce n’è da fare ma ai componenti di Auser, una cinquantina in questo territorio di Capolona e Subbiano, il lavoro non spaventa, così che i locali e il giardino della vecchia stazione ferroviaria  diventerà un ambiente dove incontrarsi, svolgere attività di accoglienza, di prevenzione alla salute, culturali .

Bello il motto di Franco Mari “la vecchiaia non è una pena, la vecchiaia è una risorsa, la vecchiaia è una virtù” così come dice “anche questo edificio che era abbandonato a se stesso sino ad oggi sono convinto che noi gli ridaremo un nuovo look una nuova vita e quindi sarà utile per tutta la popolazione, migliorerà sicuramente la nostra presenza sia nel comune di Capolona che in quello di Subbiano “concludendo che “ con le nostre attività faremo una serie di iniziative che devono cercare di togliere dall’isolamento le persone anziane perché la malattia più brutta è proprio quella della solitudine ”.

Ecco quindi riaperto l’immobile al n 81 di via Vittorio Veneto, con  una vecchia biglietteria per una ripartenza nella vecchiaia attiva tra  amici.


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