Caso Agorà, Comitato Salute casentinese: «Dissentiamo dall’accordo Cgil-Cisl»

Successivamente al tavolo istituzionale in Giunta Regionale della Toscana, su mozione di Marco Casucci, il Comitato per la Salute Casentinese si è visto escludere proprio dalla partecipazione al dibattito che ha portato a un accordo tra Cgil Cisl Regione Toscana e Cooperativa.
Infatti, nonostante la mediazione tra le parti sia stata sostenuta soprattutto dal CSC, al dialogo in sede regionale sono stati invitati ufficialmente solo i rappresentanti di Cgil e Cisl, sindacati che hanno pochissimi aderenti tra i lavoratori che contestano le retribuzioni arretrate, ad esempio presso la RSA di stia a oggi solo 15 su 42, e che nei mesi di mediazione hanno molto polemizzato tra loro, con proposte di soluzioni totalmente opposte.
Nonostante ciò hanno avuto il coraggio di sottoscrivere un accordo a nome di tutte le socie lavoratrici, senza informarle ancora a oggi sul contenuto di questo.
E ieri sulla Nazione è uscita pure una lettera che ci ha lasciato senza parole. Lettera da parte di iscritti Cgil.
Una lettera che elogiava la cooperativa Agorà, dando contro a chi aveva osato richiedere il pagamento dei propri stipendi. Facendo divenire questa vicenda una vera guerra tra poveri.
Elogiando ripeto una cooperativa che da anni ha in gestione numerose RSA in territorio aretino, tutte in simile situazione per la non regolare remunerazione degli stipendi ai soci-dipendenti.
Arrivando a screditare il licenziamento delle dieci lavoratrici di Podere Modello di Castiglion Fiorentino che si sono recentemente dimesse in blocco, in opposizione ai disagi che comportano la mancanza di salario, nonostante la volontà di mantenere l’alta qualità della professione svolta.
La Cgil ha quindi avuto il coraggio di divulgare tramite stampa una lettera che dice essere stata scritta da alcune dipendenti (tuttavia nessun nome viene citato, nessuna firma, Chiunque l’avrebbe potuta scrivere quella lettera, lo stesso sindacato…)
Insomma, tramite questa lettera sono arrivati a screditare queste dieci lavoratrici COSTRETTE al licenziamento, mancandogli ulteriormente di rispetto nonostante a oggi rappresentino degli esempi di coraggio ma pure di “abbandono istituzionale nonché sindacale”.
Quindi, ANDREBBERO SOSTENUTE NO SCREDITATE!
Infine, vorrei la Cgil sapesse e la Ricciarini in primis, che queste lavoratrici avrebbero sicuramente evitato il licenziamento se fossero state rispettate sul proprio posto di lavoro e se qualcuno le avesse tutelate… Quindi reputo vergognoso la pubblicazione di certe lettere che portano esclusivamente malumori tra le dipendenti ovvero le uniche vittime di questa vicenda.

Concludiamo copiando la lettera che le dipendenti Agorà si stanno attingendo a protocollare presso le segreterie delle proprie cooperative per dissentire dall’accordo CGIL e CISL, non rappresentativo nonché illegittimo:
“Con la presente, venuto a conoscenza dell’accordo siglato tra Cgil, Cisl , Agorà e regione Toscana, sono a disconoscere integralmente l’operato dei sindacati e l’accordo stesso.
Personalmente non ho dato alcun mandato all’organizzazioni sindacali coinvolte e neanche sono stato informato su quello che sarebbe stato il contenuto, che ovviamente avrei contestato.
Addirittura, l’accordo, può ostacolare le ingiunzioni che avevo iniziato proprio per ottenere lo stipendio.
Così è stato dato un argomento di opposizione al datore.
Noto, altresì, che nell’accordo siglato vi è soltanto un beneficio per il datore a fronte di una rinuncia del lavoratore e niente vi è riguardo alla concessione reciproca (quindi una rinuncia datoriale a vantaggio del lavoratore) che dovrebbe contraddistinguere qualsiasi accordo.
Ribadisco quindi il più totale disappunto essendo evidente che quanto pattuito è esclusivamente a beneficio del datore.
Comunicato stampa
Comitato salute casentinese
19 aprile 2018

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