È ufficiale! Il “partito” di Sgarbi approda in Casentino!

Non è di vero e proprio partito che si tratta, ma le implicazioni politiche e sociali di certo non mancheranno. Al grido di: “Siamo al medioevo! C’è bisogno di Rinascere!”, si costituisce l’associazione Rinascimento, un movimento che intende portare alla ribalta ciò che di più bello e prezioso abbiamo in Italia: l’arte e la cultura. Con Vittorio Sgarbi presidente, l’associazione, nata a Forlì nei mesi scorsi, ha già iniziato a muovere i primi passi anche sul territorio aretino e, nella fattispecie, in Casentino. Il cui referente è l’attuale consigliere comunale della lista “Poppi Libera” in carica dal 2014, Enrico Lettig.

Al più volte sbandierato “programma di partito” comparso nelle ultime dichiarazioni rilasciate da Sgarbi alla stampa, Lettig chiarisce che il movimento non persegue finalità partitiche, anche se non si esclude che possa farlo in futuro, ma pone le sue basi per una critica sociale seria che punti alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale. È da una presa di coscienza generale che renda la popolazione intera consapevole dell’enorme ricchezza di cui disponiamo che si deve partire, continua Lettig, per migliorare anche la nostra politica. La cultura deve essere il motore trainante, il veicolo di rinnovamento. Pienamente d’accordo nell’accostare il periodo che stiamo vivendo all’età del medioevo, il consigliere poppese vede, nel modo di affrontare i problemi odierni, la regressione della politica, incapace di rispondere alle effettive esigenze della cittadinanza. Da qui scaturiscono i vari temi politico-sociali di cui parlerebbe anche Sgarbi che vanno, gioco forza, a investire tutti gli ambiti della vita quotidiana. Sul sito dell’associazione (http://www.rinascimentosgarbi.it/) infatti, afferma Lettig, vengono trattati molti punti su questioni di diversa natura; dalla sanità al lavoro, fino alle tasse. In questo senso va letto il “programma politico” di Rinascimento.

Enrico Lettig e Vittorio Sgarbi

Alla domanda: «Avete individuato, in Casentino, il luogo più idoneo e rappresentativo dove far nascere questa associazione?», il consigliere ha risposto, senza troppi indugi: «Sicuramente Poppi. Non mi nascondo nel dirlo, ma è il luogo che più racchiude in sé la cultura rinascimentale della vallata. A questo proposito, l’estate scorsa è stato creato l’evento La bellezza come rivoluzione al quale ha partecipato attivamente lo stesso Sgarbi e che ora possiamo considerare come l’evento locale precursore di questa esigenza di “rinascimento” generale».

Se dunque il luogo è ben chiaro, la data di inizio la è un po’ meno. Fra qualche mese, spiega Lettig, si darà avvio alla presentazione ufficiale dell’associazione a Firenze, nel frattempo, sperano di aver già costituito un nutrito circolo territoriale. Per il quale, formalmente, basterebbero almeno 30 iscritti. La cosa non scoraggia il consigliere che, critiche a parte, avverte una sensazione positiva tra la gente riguardo al nuovo progetto. L’assetto strutturale del neonato movimento pertanto non è ancora definito, ma si sottolinea l’importanza di creare una struttura che parta dal basso. Anche in questo senso, si focalizza l’attenzione sul fatto che Sgarbi abbia saputo raccogliere a sé una richiesta che è partita dal popolo e che vuole dotarsi di una piattaforma di riferimento, dai toni quasi “grillini”, che lasci a tutti la possibilità di intervenire lanciando proposte, commenti, critiche e quant’altro, direttamente dal sito internet (almeno all’inizio). Per il Casentino è stata aperta una pagina Facebook (https://www.facebook.com/rinascimento.casentino/?fref=ts) alla quale rivolgersi se interessati.

Insomma un movimento che vorrebbe fare da volano e da riferimento culturale per le amministrazioni pubbliche che, in esso, dovrebbero trovare lo spunto per la valorizzazione del patrimonio italiano e per l’attuazione di iniziative politiche e governative espressive di una vera esigenza delle masse.

Questo è quanto esposto dai promotori, ai posteri l’ardua sentenza…

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