En e Xanax (insieme si può fare) – Il Diario del Fazzi –

Sono chiuso in casa da molte settimane e se faccio i conti nell’ultimo anno e mezzo ho passato più giorni in quarantena che all’aria aperta.

Ogni volta però che sono potuto uscire ho vissuto tutto al 100% perché apprezzavo di più quel momento, lo consideravo un dono unico e irripetibile. Una semplice pizza mi sembrava una festa, una passeggiata per la ciclabile un momento di piacere infinito, una giornata in ufficio un bellissimo regalo.
Per me e per molti come me questa quarantena è una passeggiata di salute, siamo privilegiati perché avvantaggiati da ore ed ore di duro allenamento sul divano.
Se ci fosse una disciplina alle Olimpiadi di resistenza sul Divano credo che potrei puntare al podio.
Intorno a me adesso vedo molta agitazione e panico.
Io cerco di selezionare il più possibile distinguendo le cose che mi fanno bene da quelle che mi destabilizzano e di dedicare il tempo a disposizione per fare cose nuove.
Lo stesso, osservando i Social, cercano di farlo un po’ tutti, sabato scorso c’è stata la giornata mondiale della pizza fatta in casa, poi quella dei dolci con i figli, ora vediamo cosa succederà ma questa sorta di “esperimento sociale forzato” produrrà sicuramente effetti incredibili, state attenti però a voi che non siete allenati a non andare in esaurimento!
Stamani in un momento di follia, attratto dal bellissimo sole primaverile ho deciso di uscire in giardino e riempirmi un po’ i polmoni di aria fresca.
Proprio in quel momento un’amica mi ha inviato un link per farmi ascoltare una canzone che non avevo mai sentito di Samuele Bersani “En e Xanax”.
La canzone era stupenda, una vera e propria poesia.
Mentre l’ascoltavo e vedevo il finale del videoclip, che terminava con una sorta di abbraccio collettivo, pensavo a quando potremo di nuovo abbracciarci e ho riflettuto su alcune cose.
Spesso le cose belle nascono dopo aver vissuto un momento di sofferenza, una crisi un forte dolore.
Tutto quello che sta succedendo per me non è un caso e nemmeno un complotto!!!! semplicemente “qualcosa” o “qualcuno” ci ha voluto regalare un’opportunità, la possibilità di rinascere.
Quanti di noi in questi giorni hanno riscoperto cose, valori e emozioni che fino ad oggi erano date per scontate o si erano smarrite?
Quante famiglie si sono ritrovate a cucinare insieme, a cercare un film da guardare, a leggere quel libro mai letto o ascoltare musica nuova?
Quanti hanno riscoperto che la salute dei propri cari viene prima di tutto?
Che si può vincere solo insieme e che la libertà di ognuno di noi finisce dove inizia quella degli altri?
Io sono profondamente convinto che in certi momenti storici di passaggio solo una “crisi” o una “esperienza forte” possa farci aprire gli occhi e costringerci a guardare le cose con occhi diversi, in modo più trasparente, senza filtri imposti dai ritmi frenetici che il mondo moderno ci ha costretto a tutti.
La riscoperta del fluire del Tempo e di quanto prezioso esso sia, sarà il dono più grande che questo momento ci lascerà, facciamone tesoro per quando tutto sarà passato e la vita ricomincerà a scorrere normalmente.

“Se non ti spaventerai con le mie paure
Un giorno che mi dirai le tue troveremo il modo di rimuoverle
In due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore
E su di me puoi contare per una rivoluzione
Tu hai l’anima che io vorrei avere”

(En e Xanax di Samuele Bersani)

Fabrizio Piantini
Fabrizio Piantini
Laureato in Economia Commercio nella Facoltà di Firenze nel 1999, dal 2000 ho intrapreso la professione di Consulente Finanziario per Banca Mediolanum. La mia attività lavorativa è stata ed è una vera e propria Scuola di Vita che mi ha permesso di sviluppare i miei talenti e dedicarmi nel tempo a numerose passioni. Sono un esploratore mai domo della vita in tutte le sue forme, mi sono dedicato alla conoscenza dei vini diventando Sommelier, sulla soglia dei quarant’anni mi sono innamorato della corsa fino a cimentarmi in due maratone. Amante degli animali, oggi ho un piccolo Jack Russel, il gatto Stella e il mio cavallo Romeo. Ho sempre amato scrivere poesie e racconti per esigenza dell’anima e per esprimere tutte le mie emozioni che vivo al massimo, sennò, come dice il mio cantante preferito loro mi fanno fuori. Ah, dimenticavo, dall’8 marzo 2019 (non a caso la festa della Donna), ho perso una gamba, non è stato un dramma, in fondo come dico : è solo una gamba.

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