Giornata internazionale della donna: intervista all’assessora Francesca Nassini

L’ASSESSORA FRANCESCA NASSINI E IL PERCORSO CON LA SCUOLA PER AIUTARE LE FAMIGLIE

Questa mattina i ragazzi dell’Istituto Dovizi di Bibbiena hanno donato al Sindaco Filippo Vagnoli e alle assessore Francesca Nassini e Martina Cipriani le magliette realizzate grazie al contributo di Miniconf e nate nel contesto di Together Towards an Egalitarian Europe, il progetto Erasmus+ a cui hanno partecipato 200 ragazzi dell’Istituto Dovizi di Bibbiena. Le magliette con il logo nato nella scuola di Bibbiena questa mattina sono state indossate dal Sindaco e da Francesca Nassini, e in contemporanea da tutti i 1500 studenti dei paesi europei aderenti al progetto per commemorare la Giornata Internazionale della Donna.

A fronte di questa Francesca Nassini come Assessora alla Pubblica Istruzione, ha fatto una riflessione generale sulla scuola e sui progetti futuri che il comune intende promuovere per aiutare le famiglie.

Assessora, i ragazzi di Bibbiena con un logo e uno slogan molto efficace (Feminism is equality) hanno portato Bibbiena in Europa. Quanto è importante lavorare nella scuola con coraggio e passione su questi temi?

“Prima di rispondere mi devo complimentare con la Dirigente, la professoressa Elisabetta Corsetti e con i ragazzi per questi risultati. La scuola è fatta dalle persone, dalla loro passione e dedizione. In questo modo gli studenti sono stimolati a lavorare insieme per un progetto comune e a lavorare per l’eccellenza. Quindi grazie a tutti loro. Grazie anche dalla ditta Miniconf e all’Associazione Prospettiva Casentino presenti nel sostenere i percorsi di qualità. Per venire al tema di oggi credo che sia proprio la scuola il luogo giusto dove lavorare sulle pari opportunità. E’ il luogo dove si formano le idee e gli individui e da qui devono prendere vita progetti di spessore per avere degli adulti consapevoli. E’ una soddisfazione poter lavorare con scuole come il Dovizi che si impegnano per non mancare questi obiettivi primari. Esserci è la parola giusta, essere presenti alle sfide del presente per costruire un futuro migliore. E questo possiamo farlo solo tutti insieme, uomini e donne”.

Le scuole in Casentino stanno rappresentando un avamposto simbolico molto forte nella battaglia contro il coronavirus. Come il comune di Bibbiena è intervenuto e sta intervenendo per mantenere una luce accesa nel buio di questo momento?

“Sì, sono d’accordo, le scuole adesso per noi rappresentano qualcosa di molto importante, perché ci danno forza e motivi per non mollare. A Bibbiena il lavoro fatto è stato enorme e ad oggi, davanti alle nuove minacce delle varianti, cercheremo di resistere ancora. Un anno fa esatto iniziava la quarantena per 250 bambini della primaria di Bibbiena. Da lì il nostro impegno è stato costante. Prima dell’estate abbiamo partecipato a bandi che ci hanno consentito di riaprire in sicurezza e di fare investimenti significativi dei quali gli istituti comunali stanno beneficiando tutt’ora in termini di adeguamenti e spazi. Il Comune, inoltre, è intervenuto anche in collaborazioni con altre istituzioni e municipi, affinchè si facessero screening di massa sulla popolazione scolastica e un monitoraggio costante dell’andamento dei contagi per limitare al minimo le chiusure. L’amministrazione ha lavorato tanto anche grazie all’aiuto di ditte del territorio sull’aspetto della connettività, altra sfida che stiamo cercando di affrontare con serietà ed impegno nella consapevolezza che su questi aspetti si giocherà il futuro del territorio. Il nostro impegno continuerà in queste direzioni che ho appena descritto e questo perché le scuole sono luoghi da tutelare perché è lì che si decide il nostro futuro. Trasporti, mensa, asilo nido aperto, sono altri aspetti sui quali è stato fatto un lavoro enorme del quale vado particolarmente fiera”.

Con quali progetti il Comune sosterrà la scuola e insieme le famiglie?

“Il coronavirus è uno spartiacque. Il mondo nuovo è arrivato a seguito di questa feroce cesoia. Dobbiamo essere pronti per un’organizzazione dei tempi tutta nuova. Cosa fare? è la domanda che ci siamo posti come amministratori in questi mesi. Le risposte che dobbiamo dare ai nostri cittadini devono andare nella direzione di un sostegno forte a quella famosa conciliazione dei tempi di vita, di cura e di lavoro senza la quale è inutile e ipocrita continuare a parlare di parità dei diritti. Proprio per questo e insieme all’Assessore al sociale Francesco Frenos, abbiamo partecipato ad un bando che ci consentirà di attivare percorsi educativi extrascolastici di supporto alle famiglie. Si parla di un grande percorso attraverso il quale potremo allungare gli orari di asili e asili nido anche durante l’estate, attivare laboratori creativi di fotografia, teatro, cinema per i ragazzi più grandi, cantieri di partecipazione attiva con il coinvolgimento dei ragazzi. Insomma un mega progetto che ci porterà nel futuro a livello di organizzazione dei tempi in famiglia. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per una società più giusta, più equa in cui tutti possano avere pari opportunità di crescita e dove i giovani vengano messi al centro di tutto”.

C. stampa

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