In Casentino il Campionato Mondiale di Pesca alla Trota

La kermesse mondiale assegnata al Comune di Castel San Niccolò dal 4 al 7 aprile


Castel San Niccolò (AR) – Lontana dagli echi e dalle polemiche sulle prossime Olimpiadi invernali, c’è un’Italia, che si attrezza ad ospitare eventi mondiali in una cornice di sostenibilità: è il caso del torrente Solano, in provincia di Arezzo, dove si sta lavorando per organizzare, dal 4 al 7 aprile, il Campionato del Mondo di Pesca alla Trota con Esche Naturali per Nazioni e per Club, assegnato al comune di  Castel San Niccolò.

“Il Contratto di Fiume Casentino H2O, sottoscritto nel dicembre 2022,  è partito proprio dalla pesca sportiva – ricorda Serena Stefani, Presidente del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno, capofila del percorso partecipativo  – La prima azione concreta, infatti, è stata la creazione  della zona a regolamento specifico Capodarno, nel comune di Pratovecchio Stia, già meta per migliaia di appassionati.”

La stretta collaborazione tra le locali associazioni dei pescatori e l’ente consortile permette di tenere “in forma” il torrente nel tratto, che si prepara ad ospitare la prestigiosa competizione; ferve così la necessaria manutenzione nell’ambito del Piano delle Attività dell’ente consortile, approvato dalla Regione Toscana.

“E’ questo un esempio di gestione multifunzionale della risorsa idrica, volano di vita ma, nel caso, anche di flussi turistici” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). 

Grazie all’impegno della locale Associazione Pescatori ed alla realizzazione del campo di gara permanente sul torrente Solano, il Casentino si candida così ad essere “capitale” della pesca sportiva, contribuendo ad essere volano per l’economia della vallata: alla gara si annunciano, infatti, 12 rappresentative con un centinaio di partecipanti e la presenza un migliaio di appassionati nel weekend.

“Le potenzialità di un’area trovano massima espressione in una gestione partecipata che, nel prioritario rispetto del contesto ambientale, sappia creare compatibilità fra i molti interessi, che oggi gravano sulla risorsa idrica – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Di questo, i Consorzi di bonifica ed irrigazione, espressione di autogoverno del territorio, non possono che essere attori protagonisti.”


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