In ricordo di Gabriele Lusini una giornata speciale al lago di Tripoli

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Gabriele, quel ragazzone buono figlio di tutti noi!


Ben sessantacinque erano le coppie di pescatori e circa quattrocento persone fra ragazzi, bambini e adulti. C’erano anche Katiuscia e Fabio intorno a quel lago che solitamente sa donare domeniche di pieno relax a coloro che amano la pesca. Sì, c’erano anche loro; i genitori di Gabriele, che con grande dignità hanno stretto la mano a tantissime persone, gente che sentiva il bisogno di abbracciarli e di fargli sentire la loro vicinanza.

Tutt’intorno a quel verde specchio d’acqua spiccavano i tanti colori delle magliette dei pescatori, ma quelle che si facevano più notare erano di colore bianco con su scritto “LUSO”, proprio lì sul lato sinistro all’altezza del cuore. Ce l’avevano i suoi amici quelle magliette ed erano fieri di indossarle perché con quelle magliette addosso, era un po’ come se lo avessero ancora con sé.

Adesso, come si dovrebbe concernere a chi come me scrive, dovrei per l’appunto citare tutti i riferimenti di questo accadimento ma non lo farò. Certo, sono stati tutti bravissimi, a partire dagli organizzatori, dai ragazzi che avevano fatto l’erba tutt’intorno bagnandosi come pulcini perché in quel giorno specifico pioveva, dovrei elogiare coloro che hanno preparato quello squisito “banchetto”, dovrei citare, fatto questo assolutamente importante, che tutto il ricavato è andato a favore di un’associazione, dovrei fare il nome di tutti gli sponsor che hanno aderito e che non erano pochi, ma oggi voglio prendermi una grossissima libertà e non voglio fare la “brava”!

Semplicemente voglio ricordarmi le parole di Fabio che mi resteranno appiccicate addosso per sempre e l’intenso abbraccio di Katiuscia che da soli contano più di ogni altra cosa.

Un pensiero però è certissimo; che questa coppia così tanto “mutilata” nella vita e dalla vita, deve riconoscere quanto siano apprezzati da tutti e quanto il loro Gabriele era amato dal nostro piccolo grande mondo casentinese. Certo, è una magrissima consolazione che non può lenire il dolore, ma forse anche solo il ricordo di questa giornata un poco triste e un poco gioiosa, li farà sentire fieri di quel loro tesoro che proprio in questa giornata qua, faceva vibrare l’acqua del lago di Tripoli.

 

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Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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