La confusione della fusione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giorgio Renzi in merito alla possibile fusione tra Ortignano Raggiolo e Bibbiena (referendum dell’11 novembre)

Vedo l’annuncio sulla stampa di una serie di incontri della Giunta di Bibbiena con la popolazione. Cosa buona e giusta, anzi doverosa. Quello che sorprende è’ l’ordine del giorno di questi incontri. Prendo dall’invito ufficiale del comune: “L’amministrazione comunale invita i cittadini all’incontro che si terrà giovedì 18 ottore ore 21, a Bibbiena sui temi:1-Presentazione nuova palestra scuole elementari 2-Presentazione progetto San Lorenzo: 3- Fusione Comuni Bibbiena Ortignano Raggiolo”.

Prima considerazione: Bernardini scende in campagna elettorale per la sua riconferma a Sindaco post fusione, nella convinzione che prevarrà il sì. Unire la campagna elettorale per le prossime amministrative con la campagna per la fusione è un modo scorretto per confondere i cittadini e confondere i problemi. Cosa c’entrano San Lorenzo o la palestra delle scuole elementari con la fusione tra i due comuni? Niente. Ma centrano per Bernardini perché unisce le due campagne elettorali e di fatto formalizza la sua candidatura

Ed è significativa la scelta dei tempi. Questi incontri si tengono, guarda caso, proprio nella imminenza del referendum che si terrà domenica 11 novembre. Insomma si tenta di utilizzare i propri “successi” amministrativi (si fa per dire) per convincere la gente a votare per la fusione. Non voglio ora entrare in merito agli altri due argomenti all’ordine del giorno. Ma certo se l’esempio significativo è la vicenda di San Lorenzo… gli abitanti di Ortignano sono avvertiti. In ormai dieci anni di gestione del comune, Benardini non è stato in grado di presentare un progetto serio ed ora si è appellato alle case popolari per provare e salvare la faccia ed evitare il crollo dell’ex convento Ma su questo tornerò dopo gli incontri con l’amministrazione.

Oggi mi interessa sottolineare una sorta di malafede, o di imbroglio, chiamatelo come volete, con la quale l’amministrazione di Bibbiena si presenta ai proprio cittadini. Questo imbroglio è confermato proprio dal successivo comunicato con cui l’amministrazione annuncia gli incontri. Guarda caso in questo comunicato scompare la fusione tra i due comuni tra i punti all’ordine del giorno. Ho già espresso in precedenti interventi le mie perplessità sula fusione tra questi due soli comuni così diversi ed eterogenei e sulla mancanza di indicazioni sulle prospettive future di questa fusione rispetto a tutto il Casentino. Queste mie perplessità oggi sono confermate e rafforzate da un altro comunicato del Sindaco Bernardini con il quale lo stesso critica l’Unione de Comuni per la gestione della Bonifica Montana. Critiche legittime ed anche condivisibili. Ma quello che preoccupa è la parte finale del suo ragionamento.

Bernardini conclude: “In questo periodo pre referendario, leggere comunicati in cui si porta l’unione come forma privilegiata di governance del Casentino fa tremare le gambe: purtroppo la bonifica è una cartina di tornasole per tante cose e le cifre, ripeto, ci parlano di tutt’altra realtà. Io credo che senza fusioni il Casentino rischi la debacle politica e territoriale”.

Ora è tutto chiaro. Bernardini vuol fare la fusione con Ortignano per continuare a fare il sindaco, facendo la lotta all’Unione dei Comuni e al resto del Casentino. Altro che comune unico- La fusione tra due comuni per impedire qualsiasi gestione unitaria del Casentino. Questa è la prospettiva che ci presenta Bernardini. Il mio no alla fusione ora è ancora più convinto!

Giorgio Renzi

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