Maggiori probabilità di smettere di fumare grazie alla sigaretta elettronica

Le evidenze dimostrano che i fumatori abituali che passano con maggiore frequenza alle ecig hanno più probabilità di smettere

Fumare ecig diminuisce le probabilità di fumare sigarette. Appare evidente dalla pubblicazione denominata “Cigarette smoking and E-cigarette use among young adults in the United States”. A dimostrarlo, lo studio interdisciplinare condotto da un team internazionale che ha confrontato i dati raccolti da un fitto campione di soggetti d’età compresa tra 18 e 34 anni.

Quello che gli studiosi hanno cercato di evidenziare è la correlazione inversa tra l’utilizzo delle sigarette elettroniche e le sigarette comuni. Questo considerando che chi fuma abitualmente un tipo di sigarette dimostra un minore interesse per l’altro.

Eppure le evidenze dimostrano che l’effetto sulla salute delle sigarette elettroniche sia nettamente meno impattante rispetto alla combustione del tabacco e dei suoi additivi. Si tratta di un tassello inserito dalla comunità scientifica internazionale per cercare di deviare dall’abitudine al fumo di sigaretta così impattante al livello della salute della popolazione.

I risultati dello studio

L’indagine è stata condotta su un ricco campione di intervistati, contattati telefonicamente e ai quali è stata sottoposta la batteria di domande funzionali all’interpretazione del comportamento abituale.

Gli intervistati sono stati ascoltati all’interno di un programma di monitoraggio che si svolge negli Stati Uniti telefonicamente. All’interno del programma U.S. Behavioral Risk Factor Surveillance System sono stati intervistati 32.656 fumatori abituali e 9.565 ex fumatori che avevano smesso l’anno precedente.

La ricerca ha coinvolto giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni in un arco temporale compreso tra il 2016 e il 2018. Quattro le categorie in cui sono stati suddivisi i partecipanti: fumatori abituali, ogni giorno; non abituali, non ogni giorno; ex fumatori; non fumatori.

Emerge che chi fuma quotidianamente le sigarette elettroniche ha il 30% di probabilità in meno di fumare sigarette di tabacco quotidianamente. Altro dato interessante riguarda la percentuale di fumatori di ecig che dichiara di aver smesso di fumare tabacco l’anno precedente, il 54% degli intervistati. Percentuale che rimane alta anche tra chi dichiara di non fumare sigarette elettroniche ogni giorno, il 50%, e di avere smesso di fumare anche le ecig, il 21%.

L’analisi dei risultati

Alla luce di quanto elaborato a partire dai dati raccolti in sede di analisi, appare evidente che il passaggio alla sigaretta elettronica sia funzionale all’abbandono del vizio. Di fatto, l’obiettivo del team di ricerca è verificare che esistano alternative meno dannose per invogliare i fumatori a perdere il vizio. 

Tra i tanti metodi sviluppati per far abbandonare la dipendenza da nicotina, questo sembra avere una certa efficacia perché ha risultati effettivi nel lungo termine. Dal punto di vista della salute, è bene ricordare che la sigaretta elettronica ha meno impatto rispetto alla combustione del tabacco, ma non è del tutto esente da controindicazioni.

Lo stato della ricerca sugli effetti delle ecig

Accusate nel recente passato di provocare danni alla salute dei fumatori, le ecig sono state scagionate da molti capi d’accusa. Recenti indagini hanno dimostrato che non sono rintracciabili effetti negativi sulla salute dei polmoni come si era ipotizzato in un primo momento.

In Germania è stata condotta un’analisi sulla composizione dei liquidi per ecig e appare evidente che le sostanze ritenute colpevoli di provocare polmonite, come l’acetato di vitamina E oleoso, non sono presenti in concentrazione tale da rappresentare un pericolo per la salute pubblica.

Alla luce di quanto emerge dall’indagine, appare evidente la necessità di evitare di acquistare prodotti poco sicuri dal punto di vista della loro composizione. È bene accertarsi con cura dell’origine e affidabilità del produttore, come nel caso di iqos per esempio. Inoltre, raccomandano gli scienziati che hanno condotto l’indagine, è bene non mischiare i diversi liquidi per evitare di accumulare la concentrazione delle sostanze potenzialmente pericolose.

In Italia

Il mercato italiano è ricco di produttori e imprenditori che hanno investito nel nascente business della sigaretta elettronica. Primo tra tutti il presidente dell’associazione di categoria associata a Confindustria ANAFE, Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico. Umberto Roccatti è presidente dell’associazione e produttore in prima linea. Per questo si è reso protagonista di un evento che ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del miglior impatto sulla salute del fumo elettronico.

Infatti, lo scorso settembre ha percorso 700 km in bici in quattro giorni viaggiando da Torino a Roma per consegnare all’Istituto Superiore di Sanità un rapporto composto da oltre trenta studi sugli effetti delle sigarette elettroniche sull’organismo.

Il Presidente ha dichiarato di essere in prima persona un ex-fumatore, con all’attivo 30 sigarette al giorno. Il passaggio alla sigaretta elettronica ha reso possibile compiere l’impresa atletica di particolare rilevanza che, altrimenti, non sarebbe stato possibile condurre a termine.  

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