Maurizio, un super hair stylist che si riprende il futuro con l’arte

La pandemia ha colpito duramente molte categorie lavorative che oggi si trovano a rifare i conti con la paura delle chiusure e della zona rossa.

Ma c’è chi pensa al futuro, tentando strade nuove e nuove opportunità, oppure sviluppando idee interrotte.

E’ il caso di Maurizio Orlandi parrucchiere e titolare di Hair Gallery di Stia.

Nel 2020, l’anno orribile del Covid19, in particolare nei mesi di novembre e dicembre, Maurizio ha vinto un contest promosso da “Il Giornale del Parrucchiere” per quanto riguarda la classifica provinciale, piazzandosi invece secondo e poi terzo in quella regionale.

Un contest che ha confermato anche un altro importante risultato ottenuto nell’anno precedente, quando fu inserito tra i migliori 100 parrucchieri d’Italia insieme ai guru dell’acconciatura nella rivista TOP HAIRSTYLIST 2019-Guida ai Migliori Parrucchieri d’Italia.

Maurizio racconta questa passione da cui vuole ricominciare: “Sono un appassionato di arte, pittura, di bellezza. Quando ho aperto il negozio nel 2013, pensai così di unire la professione alla passione, scoprendo un grande interesse e apprezzamento da parte di tutti i clienti e non soltanto, perché in tempi normali tutti possono entrare e guardare un quadro o una scultura. Sono andato avanti per anni, portando dentro il negozio cose belle, strane, introvabili, bizzarre, bellissime, foto. Ogni espressione artistica compresa la musica dal vivo. Essere circondato da cose belle mi ispira, lavoro meglio e faccio stare meglio le persone. In questo lavoro accanto alla tecnica conta tanto la creatività, che va allenata, ispirata, sostenuta. Io lo faccio così, dando un’opportunità anche ai miei concittadini più virtuosi di esporre le loro opere e di farsi conoscere”.

Maurizio, anno 1979, stiano nel DNA, è approdato nel suo paese come parrucchiere dopo aver fatto l’accademia per acconciatori A.R.T.A.S. di Firenze, un’esperienza formativa fatta tra vari saloni della provincia di Firenze ed  Arezzo, collaborazioni con colleghi di fama mondiale come Carlo Bay, e la docenza in alcune accademie.

Oggi dopo un anno di pandemia non vuole mollare e anzi pensa di rilanciare l’arte nella sua galleria con un’artista del suo paese, Virginia Checcacci.

A proposito dell’emergenza Maurizio commenta: “La situazione in questo momento non è delle migliori, ma è proprio in momenti come questi che dobbiamo costruire e ricostruirci. Io voglio dare un messaggio di speranza che passi proprio dalla bellezza e dal territorio. Voglio credere nelle persone e nelle loro capacità. Il lavoro che faccio, quello dell’artigiano non è facile. Ma dobbiamo essere positivi e ricostruirci come solo noi sappiamo fare, ovvero rimboccandoci le maniche”.

La mostra per ora sarà visibile solo dai clienti, ma Maurizio promette che appena possibile e come fatto in passato, aprirà le porte a tutti coloro che vogliono godere di un momento di estasi e di pace tra colori, forme e sogni.

Proprio così lui vuole riprendersi ciò che la pandemia ha tolto a tutta la categoria.

Maurizio vuole chiudere con una frase di Giorgio Armani che dice  “rispecchia il mio modo di concepire la bellezza”: “Eleganza non significa essere notati, ma essere ricordati.”

 

 

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