Oltre mille studenti al planetario del Parco nazionale

Sono stati oltre mille i ragazzi di Arezzo e provincia che hanno aderito questa primavera al progetto del Parco nazionale “In treno al planetario”. Si tratta di una proposta di educazione ambientale, all’insegna della mobilità sostenibile, che utilizza la ferrovia del Casentino.
Il denso programma si apre a Stia, appena scesi dal treno, con le visite al “Museo dell’arte della lana” e a quello del “Bosco e della montagna”. Ci si sposta poi sotto la cupola del planetario per visitare la struttura, con le mostre permanenti e gli antichi strumenti astronomici. Si chiude la mattinata lungo l’Arno, appena nato, per l’osservazione dell’ecosistema fluviale.
Nel corso del 2016 si è registrata la riduzione del costo del biglietto del treno da Arezzo al Casentino grazie all’accordo triennale sottoscritto con TFT per la valorizzazione e la promozione di progetti di educazione ambientale e di mobilità sostenibile.
La struttura è stata gestita in questi anni da Casentino sviluppo e turismo e le attività sono state svolte dalla cooperativa Oros. Dai circa 400 studenti annuali del 2010 si è passati agli oltre 1000 della primavera 2016.
Il planetario di cui disponiamo, un pezzo glorioso della storia della divulgazione astronomica, è l’unico presente in provincia di Arezzo. Dal prossimo anno scolastico potrà contare anche su una meridiana a camera oscura e su alcuni strumenti per l’osservazione del sole. Il programma con il treno dal 2007 ad oggi ha portato sul territorio di Stia oltre novemila studenti. Incoraggiati verso atteggiamenti consapevoli nella fruizione del territorio, hanno potuto vivere un’esperienza stimolante, per la ricchezza dei contenuti e per la passione e la professionalità degli operatori“. Luca Santini, presidente del Parco.

U.s. parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna

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