Perché hai proprio bisogno del codice fiscale per richiedere il Bonus Verde

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Foto di Quinn Kampschroer da Pixabay

Negli ultimi anni lo Stato ha messo a disposizione dei cittadini un gran numero di Bonus, agevolazioni e sgravi che permettono, a chi ne ha i requisiti, di risparmiare su spese di varia natura, dall’asilo nido per i figli, fino alla ristrutturazione ed efficientamento della casa.

Tra i bonus maggiormente in voga, degli ultimi anni, c’è il Bonus Verde, una particolare agevolazione che permette di recuperare parte delle spese investite nella sistemazione di giardini e terrazzi, lì dove venga previsto tutto ciò che è necessario per la cura del verde domestico.

Possono usufruirne, di conseguenza, i titolari e inquilini di appartamenti privati, per le opere di sistemazione di giardini pensili, coperture a verde, ad esempio, pergolati, fioriere e così via.

Lo sgravio è piuttosto interessante, poiché su una spesa di 5.000 euro, spesa massima ammessa dal bonus, si possono risparmiare fino a 1.800 euro, il 36%, recuperabili sotto forma di riduzione dell’Irpef, nei successivi 10 anni.

Fare richiesta del Bonus, per chi intende effettuare questi lavori, non è complesso, a patto che si conservi tutta la documentazione relativa al progetto, dai giustificativi di spesa fino alle attestazioni di pagamento.

Condizione essenziale, perché venga riconosciuto lo sgravio, è la presenza del codice fiscale del beneficiario su tutti i documenti giustificativi e comprovanti la spesa sostenuta.

La ragione è semplice, il codice fiscale consente allo Stato di identificare in maniera univoca il soggetto beneficiario e verificare in modo puntale che abbia effettivamente diritto al beneficio.

Il codice fiscale, per sua natura, infatti, ha lo scopo preciso di rendere immediatamente riconoscibile ogni individuo residente in Italia, ai fini fiscali, tributari, amministrativi e burocratici. Non è un caso che venga richiesto per formalizzare processi, accordi e registrazioni ufficiali.

D’altra parte, soffermandosi un attimo ad osservare la serie di cifre che compone il codice si può intuire come non siano state estratte a caso, al momento della nascita. Ogni lettera e numero che lo compone fa riferimento ai dati personali del soggetto, cognome, nome, data e luogo di nascita e sesso.

Chi ha bisogno di comunicarlo o riportarlo su documenti amministrativi, quindi, può trovarlo scritto sulla tessera sanitaria personale, che corrisponde anche al documento da presentare ufficialmente per la verifica del codice.

Esistono, in realtà, modi diversi per recuperare il codice fiscale o accertarsi di ricordarlo perfettamente a memoria. Si tratta di piattaforme progettate appositamente per il calcolo codice fiscale in tempo reale, come CodiceFiscale, una delle più affidabili e precise.

L’interfaccia si presenta molto intuitiva ed accessibile, per cui è sufficiente inserire i propri dati personali nelle apposite caselle e lanciare il calcolo.

In questo modo, anche quando si rende necessario compilarlo nei documenti per le richieste di benefici fiscali, come per il Bonus Verde, lo si può recuperare facilmente, anche senza tessera sanitaria a portata di mano.

Foto di Quinn Kampschroer da Pixabay

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