Qual è il miglior piazzamento delle squadre africane ai Mondiali?

Continua il campionato mondiale di calcio Qatar 2022. Stiamo per arrivare alla finale del 18 dicembre 2022 e le scommesse impazzano nei migliori siti online per pronosticare quale squadra sarà la vincitrice della ventiduesima edizione della Coppa del Mondo Fifa. Se vuoi restare aggiornato su tutte le partite e i risultati, visita il sito ufficiale.

Alle semifinali sono arrivate: 1 squadra sudamericana, 2 europee e 1 africana, il Marocco, primo storico piazzamento per la squadra allenata da Hoalid Regragui, ex difensore marocchino. Ci siamo chiesti quindi, qual è stato il miglior piazzamento di una squadra africana ai mondiali?

Le quote dei bookmakers non aams affidabili non sono mai state troppo favorevoli al Senegal, che è arrivato comunque agli ottavi di finale. Il miglior piazzamento dei Leoni della Teranga è stato nei quarti di finale nel mondiale di Giappone e Corea del Sud del 2002, ed era il miglio piazzamento per una squadra appartenente alla CAF (Confédération Africaine de Football) prima di questo mondiale. Nonostante questo primato, il Senegal ha una storia mondiale abbastanza scarna. Non si è iscritto prima del 1970, e da allora ha centrato la qualificazione solo tre volte, collezionando un quarto di finale nel 2002, un primo turno nel 2018 e un ottavo nel 2022. Anche in Coppa d’Africa non brilla particolarmente, con un solo successo nel 2021.

Insieme al Senegal solo altre due squadre hanno saputo fare altrettanto in Coppa del Mondo, il Camerun nel 1990 e il Ghana nel 2010.

La Fédération Camerounaise de Football, più semplicemente Camerun, è una delle rappresentative nazionali più forti della CAF. Ha vinto 5 volte la Coppa d’Africa e vanta numerosi campioni del calibro di Samuel Eto’o, Roger Milla e Thomas N’Kono. È la nazionale più presente nella fase finale dei mondiali, con 7 partecipazioni, nelle quali è sempre uscita al primo turno tranne nel 1990, dove riuscì ad arrivare addirittura ai quarti di finale. In quell’occasione dovette piegarsi ai tempi supplementari contro l’Inghilterra, con un beffardo rigore al 105° che mise fine ai sogni di gloria dei Leoni Indomabili.

Le Stelle Nere del Ghana sono conosciute anche come il Brasile d’Africa, ma con il Brasile non hanno nulla da spartire. Hanno in bacheca 4 Coppe d’Africa ed hanno partecipato a quattro fasi finali della Coppa del Mondo, arrivando ai quarti di finale nel 2010, nell’edizione casalinga in Sudafrica. Di tutte, sono la nazionale che ci è andata più vicina, perdendo contro l’Uruguay ai calci di rigore.

Prima della lotteria dei tiri dal dischetto, un altro calcio di rigore avrebbe potuto mettere fine all’incontro e portare il Ghana nell’olimpo del calcio africano: siamo al minuto 120, partita finita. Parte un ultimo cross per le stelle nere e Muslera, portiere dell’Uruguay, esce a vuoto lasciando la porta sguarnita e l’attaccante Suàrez costretto a parare con le mani un pallone che altrimenti sarebbe andato in rete. Calcio di rigore. Ci pensa Asamoah Gyan, che fino a lì aveva segnato già tre gol, contribuendo in maniera importante alla vittoria contro Serbia e Stati Uniti e al pareggio contro l’Australia. Tiro potente e centrale che però colpisce la traversa. Niente da fare. Sarà poi il primo a tirare e realizzare i tiri dal dischetto, ma non sarà sufficiente a passare il turno.

Nonostante i grandi calciatori che hanno vestito maglie africane, il calcio in quella parte di mondo sembra non voler brillare particolarmente. Il motivo lo conosciamo bene, al di fuori delle evidenti difficoltà economiche, che potrebbero penalizzarne lo sviluppo, quella che manca è una tradizione forte, che guarda caso è invece molto sviluppata in Europa e Sudamerica. Il Marocco ha invece dimostrato che tutto è possibile, infrangendo il muro dei quarti e andando a giocarsi la semifinale contro la Francia. Si preannuncia una sfida ricca di tensione tra due nazioni amiche, costrette però a darsi battaglia sul campo verde.

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