Raggiolo: “I cittadini del cielo”, una serata di dipinti e poesie sul senso del sacro

Sabato 3 settembre, alle 18.00, il Sepolcreto di Raggiolo ospiterà un evento di arte contemporanea. L’iniziativa troverà il proprio cuore in opere e riflessioni della pittrice fiorentina Luisa Del Campana

RAGGIOLO (AR) – Dipinti e poesie per riscoprire il senso del sacro attraverso l’arte contemporanea. Sabato 3 settembre, alle 18.00, la rinnovata cappella del Sepolcreto di Raggiolo sarà sede della performance artistica “I cittadini del cielo” in cui diverse forme espressive verranno unite e andranno a proporre un’occasione di riflessione legata al mondo della spiritualità. La serata, promossa dalla Brigata di Raggiolo all’interno della rassegna RaggioloEstate2022, sarà a ingresso libero e avrà come protagonista la pittrice fiorentina Luisa Del Campana che condividerà i temi e le opere dei suoi più recenti studi dedicati agli angeli.

Il cuore dell’iniziativa sarà infatti la presentazione del suo libro “I cittadini del cielo” che, con un linguaggio semplice e immediato, ambisce a emozionare e a far riflettere attraverso l’unione tra linguaggi spirituali, poetici e simbolici. L’opera, definita “meditativa”, è animata dalla volontà di utilizzare il senso del bello per accompagnare in un’inedita riscoperta del senso del sacro: Del Campana, infatti, ha realizzato quattordici dipinti di volti di angeli che sono accompagnati da parole con l’obiettivo di andare a esprimere un positivo effetto di serenità capace di nutrire l’anima. L’intero progetto vuole costituire una sorta di manifesto sul rinnovamento dell’arte contemporanea in senso spirituale che verrà illustrato a Raggiolo attraverso un’esperienza tra diverse modalità espressive che farà affidamento anche sulla visione delle opere pittoriche con un video realizzato da Riccardo Ricci, su un intervento di Alessandro Boncompagni e sulla lettura di testi poetici di Claudia Pennucci e Rita Polverini. “I cittadini del cielo” troverà un elemento caratterizzante anche nel coinvolgimento diretto degli stessi spettatori che saranno invitati a lasciare un segno attraverso i loro pensieri o i loro disegni. Il tutto, ospitato da un luogo simbolico quale il Sepolcreto che trova il proprio segno identificativo proprio nell’unione tra arte e spiritualità.

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