Sanità in Casentino: le garanzie sul futuro

Comunicato stampa PD Bibbiena

“Accorpare le zone distretto significa ridefinire l’ambito di organizzazione delle risposte ai bisogni dei cittadini, consentendo di creare migliori sinergie fra i servizi amministrativi nell’interesse della salute della persona – così è intervenuta la Vice Presidente del Consiglio Regionale Lucia De Robertis all’assemblea pubblica organizzata da CGIL Casentino su uno dei temi di più stretta attualità – con un protagonismo concreto dei sindaci, che nella conferenza di zona hanno il luogo dove, con l’azienda sanitaria, valutare i bisogni del territorio e organizzare le risposte. L’accorpamento delle zone non si traduce pertanto in una riduzione dei servizi ai cittadini, ma è l’occasione per fare sinergia, migliorando l’efficienza amministrativa e tecnica della sanità e recuperando risorse anche per nuovi servizi”.
Gli stessi concetti sono stati ribaditi da Valtere Giovannini, casentinese doc e Direttore Generale per la Programmazione dell’Area Sud Est Toscana, spiegando che il presidio ospedaliero unico in un distretto non significa un unico ospedale e che non saranno toccate le funzioni svolte dall’Ospedale del Casentino ma che al contrario saranno potenziate, così come, per esempio, avvenuto negli ultimi anni con l’implementazione del personale specializzato e la dotazione di tecnologie all’avanguardia per il Pronto Soccorso. “Tutelare la salute dei cittadini casentinesi – ha dichiarato Giovannini – non vuol dire avere una chirurgia d’urgenza 24 ore su 24, ma dotare il territorio, e in questo stiamo lavorando, di un grande Pronto Soccorso, in grado di fare diagnosi certe grazie al personale qualificato e alle nuove strumentazioni”. Qui sta, in sintesi, il modello di sviluppo sanitario toscano e della nostra Azienda Sud Est: non è più pensabile avere tutto ovunque, per garantire sicurezza ed efficienza occorre valorizzare le strutture che hanno le professionalità con le competenze adeguate a risolvere i vari casi sempre più complessi, mentre nei territori devono essere garantiti i servizi di prossimità, quei servizi a cui i cittadini si rivolgono con quotidianità. I dati scientifici misurati nelle nostre strutture, come ribadito durante la serata dal Direttore Generale Desideri, indicano un notevole miglioramento nelle risposte date dai cittadini, che si traducono in un maggiore numero di casi risolti e un importante innalzamento della prospettiva di vita.

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