Scateni riaccende la polemica sui treni merci: «La risposta di Seri non toglie alcuni dubbi»

Ringrazio il Dott. Seri per la cortese e celere risposta (leggi il primo comunicato di Scateni e  la risposta di Seri). Malgrado le sue rassicurazioni circa il fatto che il servizio merci sulla linea del Casentino (Sinalunga-Arezzo-Stia), proseguirà malgrado la dismissione di 3 locomotori elettrici dedicati al traffico merci sulla linea sociale per conto delle Aziende già citate nel precedente comunicato (Baraclit, Officine di Porrena); permangono ancora alcuni punti oscuri.

Nella risposta di Seri, si citano “locomotori diesel con caratteristiche più performanti, e soprattutto a norma”. I sopracitati locomotori parrebbero però essere mezzi risalenti agli anni 50 del secolo scorso aventi una potenza di almeno 300 KW inferiore ai 3 locomotori elettrici accantonati presso la Stazione di Monte San Savino. Oltre a questo dettaglio, chiedo ufficialmente a Seri, di confermare, possibilmente con una documentazione ufficiale, che questi locomotori (D341 di costruzione FIAT) rispondano alle normative ANSF, quindi effettivamente circolanti e in grado di prendersi in carico dei treni effettuati in precedenza con i locomotori dismessi.

Ad ogni modo è paradossale che nel 2018, su una ferrovia elettrificata si dismettano mezzi, per quanto vetusti, a trazione elettrica in favore di mezzi diesel altamente inquinanti. Chiaramente sono comunque preferibili questi mezzi rispetto al passaggio dell’attuale traffico merci dal ferro alla gomma, tuttavia la problematica ambientale legata non solo a mezzi termici datati, ma anche a un verosimile eventuale incremento del loro utilizzo per sopperire alla dismissione di mezzi a trazione elettrica, rappresenta una problematica nella problematica.

In un momento storico in cui tutto il mondo sta puntando alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, chiedo a Seri: “Non ritiene che questa sia una scelta anacronistica?”

Ma soprattutto, oltre all’anzianità dei mezzi sopracitati, chiedo, a Seri se per caso queste decisioni non siano influenzate da un cattivo stato dei conti dell’Azienda. Ad oggi infatti, sul sito ufficiale di TFT, l’ultimo bilancio pubblicato risulta essere quello del 2016. La vallata del Casentino e i suoi abitanti meritano di sapere se è in atto un eventuale conto alla rovescia per la fine dei trasporti merci su ferro”.

Comunicato stampa
Luca Scateni, Responsabile Infrastrutture CDU Toscana

Arezzo, 3 Luglio 2018

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