Scopriamo i migliori film con le scene di Bingo

Il bingo e le emozioni, ci sarebbe un capitolo da scrivere sulla storia del bingo e le sue evoluzioni. Nato come gioco semplice, simile ad una lotteria ad estrazione, vide la sua sistematizzazione negli Stati Uniti con il termine, in verità curioso, di “beano”.

Sicuramente si usavano i beans, cioè i fagioli, su una tabella di numeri in uno scenario di feste e fiere che poi divenne un business di locali ad hoc. La tabella poi è diventata un sistema di cartelle con numeri, ovviamente sempre con un personaggio addetto a declamare i numeri estratti dove riporre il fagiolo e, magari, vincere dei premi.

 Stile tombola, insomma.

In Italia una normativa che ne regolasse l’accesso e la pratica non è, però, così antica.

A tutti gli effetti era un gioco un po’ straniero ed infatti si è atteso il 1999 per definire il gioco unitamente all’ingresso di apposite sale da bingo sul territorio nazionale.

Da allora, però, il circuito di affari e di intrattenimento legato a questo gioco si è diffuso in tutta Italia e sono comparse molte sale da bingo dove famiglie ed anziani si divertono con uno spirito da passatempo più che con altre velleità.

Sarà per questo che le società di software per entertainment virtuale hanno ideato una ipotesi di bingo digitale allo scopo di avvicinare sempre più curiosi a questo gioco semplice e familiare.

Una buona dose di curiosità si è sviluppata sulla base di scene da film che hanno introdotto nella mente dello spettatore la voglia di capire come giocare a bingo. Poiché anche il bingo ha una sua traccia nella filmografia seppure dispersa tra film un po’ particolari. Vediamone alcuni: un Horror decisamente inquietante ci mostra una casa di cura con una dipendente che intrattiene gli anziani con il bingo; si tratta di Babadook (2014) un film a tinte forti in cui si gioca molto sui contrasti tra la trama del film e le atmosfere rilassanti e famigliari del gioco.

Non diversamente particolare è Furia (2009) in cui il gioco del bingo fa da contraltare ad un assassino che gira in una sala da bingo, approfittando dell’atmosfera di concentrazione e di passione dei giocatori, evidentemente distratti e incapaci di prevenire ciò che potrebbe capitare.

Nonno Cattivo (2013) è un film un po’ più ameno, poiché ci regala una scena paradossale ma simpatica con il protagonista, lo  stuntman Johnny Knoxville , che impersona il protagonista Irving Zisman, il “nonno cattivo”.

Questa figura emerge in una scena assurda in cui , nel mentre esaspera e provoca i presenti, mentre giocano tutti al bingo, arriva a bersi in diretta il liquido del Bingo, una tipologia di detergente.

Si può solo immaginare la genialità dello sceneggiatore che ha operato una assonanza così comica in un film del tutto sorprendente che vede il gioco del bingo quale casus belli di una ambientazione complessa e psicologica.

Chi guarda questi film, ovviamente, coglie un messaggio: il ruolo di passatempo costruttivo del gioco del bingo e la possibilità di divertirsi con il bingo digitale.

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